Via Sol Minore + Zio Genio a Cima Capi, Ledro – Scalare al sole vista Garda

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BIACESA DI LEDRO (TN) 400 m s.l.m. – CIMA CAPI 909 m s.l.m. – Arrampicata – Vie sportive – SOL MINORE: difficoltà Max 6a, Sviluppo 90 m – ZIO GENIO: difficoltà 5c, Sviluppo 95 m – Esposizione SUD

In questo Aprile molto Novembrino volevamo andare a scalare in un posto ben esposto al sole in modo da non morire congelati in via 😅.
Avevamo in testa Arco ma da quelle parti le vie sono tutte con esposizione Est o Ovest mentre noi volevamo un bel Sud pieno, senza compromessi.

Ci è quindi tornata in mente la Val di Ledro, a pochi passi da Arco, dove ci sono moltissime vie sia sportive sia semi – trad su cui divertirsi, una vista spettacolare sul lago di Garda e una roccia spesso ancora buona.

Qui alla falesia Regina del Lago avevamo già percorso la via Il Re del Lago che ci era piaciuta molto e sempre nei paraggi (Pregasina) abbiamo fatto Il Sentiero dei Contrabbandieri e la via Anima Senziente, entrambe bellissime.

Per caratteristiche di questa montagna, le vie sono spesso brevi e talvolta inframezzate da cenge boschive, quindi un po’ discontinue.
Detto questo i settori sono uno sopra l’altro, quindi è possibile iniziare a scalare alla base della montagna ed arrivare fino alla vetta concatenando più vie.

La nostra scelta alla fine è caduta su Sol Minore + Zio Genio, due vie che si sono rivelate entrambe divertenti e su bella roccia ma l’idea sarebbe stata quella di fare Sesto Senso + Zio Genio + Il Cadetto del Lago, purtroppo prese d’assalto in questo 25 Aprile.

Sarà per la prossima volta, ma non possiamo davvero lamentarci!!

Avvicinamento

Da Riva del Garda, seguire la strada per la Val di Ledro e subito al termine della lunghissima galleria, entrare nella stradina sulla sinistra della stessa (cartello di divieto, ma è tollerato il parcheggio), superare una galleria di pietra e parcheggiare poco prima della stanga da cui parte la ciclabile del Ponale.

Proseguire a piedi oltre la stanga per circa 100 metri e poi salire a sinistra su un sentierino segnato da un ometto di pietra.
Ignorare un primo bivio a sinistra (porta all’attacco di Super Ciccio) e proseguire dritto.
Si incontrano gli attacchi di Caino e Abele, via Plaisir, Topo Gigio e poco più avanti quelli di Babilonia e Sol-Minore.

Se cercate Sesto Senso o Fiori di Primavera sono ancora più avanti lungo il sentiero.

Descrizione delle vie

Per chi desiderasse gli schemi grafici delle vie, li trovate (fatti molto bene) sul sito in lingua tedesca Bergsteigen che citiamo volentieri per l’ottimo lavoro svolto nel descrivere graficamente le vie di questa falesia. Lì troverete inoltre le tracce GPX degli avvicinamenti.

Via Sol Minore (6a 1p, 5c obbl.)

  1. 5b (35m) – Salire per facili roccette (4b), piegare a destra e rimontare in verticale seguendo prima un diedrino e poi una placca in leggera sinistra fino alla sosta.
  2. 6a (22m) – Passo delicato in placca subito sopra la sosta (5c), poi si inizia a piegare verso destra con un passo in traverso che serve a superare una pancia liscia (6a), quindi in verticale sfruttando una spalla (5c, passo difficile se si è molto bassi. In questo caso 6a), quindi di nuovo in diagonale destra sotto un tettino fino alla sosta.
  3. 5c (28m) – In leggera diagonale destra su facile placca fino ad una spalla, quindi in verticale sfruttando un po’ il diedro di sinistra, poi per placche più facili fino ad arrivare su un ampio terrazzo nel bosco (sosta su albero con cordone). Probabilmente conviene collegare il brevissimo muretto successivo.
  4. 4c (15m) – Superare un facile muretto e sostare su albero.

Nel bosco, camminare qualche metro verso monte e in leggera sinistra fino ad incontrare la scritta su roccia “Uscita diretta, 5a”.

Uscita Diretta (5a)

  1. 5a (30m) – Salire un muretto con appigli e appoggi levigati, quindi placca abbattuta fino ad un secondo muretto con molte tasche. Uscire poi sul sentiero e sostare su albero.

Via Zio Genio (5c)

Dall’uscita della via precedente, seguire la traccia nel bosco sulla verticale in direzione della parete successiva.
Arriverete al Settore C della falesia Regina del Lago.
Qui andare a destra qualche metro fino ad incontrare l’attacco delle vie Regina del Lago e subito a destra Zio Genio.

  1. 5c (25m) – In verticale per facili rocce fino al secondo spit, poi volendo muretto tecnico e verticale con protezione su cordone (5c+, facoltativo), piegare a destra verso lo spigolo, quindi in verticale con passi carini fino alla sosta.
  2. 5c (30m) – Tiro bellissimo ma parecchio storto. Ricordarsi di allungare le protezioni nei cambi di direzione.
    Salire in diagonale destra in direzione dello spigolo, allungare la protezione salire in verticale con bella arrampicata per alcuni metri.
    Quindi deviare in diagonale sinistra con dei passi su placca con buone maniglie, quindi di nuovo a destra (allungare rinvio) fino alla sosta.
  3. 4b (33m) – Salire la placchetta sopra la sosta, quindi piegare in diagonale destra con altre placche lavorate, poi in verticale su terreno misto, tornare a sinistra e risalire facili e appoggiate placche fino ad uscire nel bosco dove si sosta su pianta.
    Questo tiro è in comune con la via Regina del Lago.

Discesa

Dall’arrivo della via, seguire la traccia che sale nel bosco (ometti) fino a raggiungere il settore A della falesia dove, sul lato destro, troverete altre vie con cui proseguire l’arrampicata (Il Sogno di Carlo, Cadetto del Lago, Il Re del Lago).

Per scendere invece, una volta raggiunto il settore A, seguire il sentiero che scende verso sinistra superando in breve delle roccette e alcuni ripidi tornanti che portano al sentiero sottostante.
Qui piegare a destra e continuare a seguire il sentiero fino ad un bivio con indicazione per le grotte.
Scendere invece a sinistra e in breve si arriva sulla vecchia strada del Ponale.
Infine a destra verso il parcheggio.

Giudizio

Divertente concatenamento su vie ben protette e con roccia quasi sempre di ottima fattura (ogni tanto qualche passo un po’ unto).

Se non siete dei morti di fame e di sete come noi (😁) vale sicuramente la pena di concatenare anche le vie del settore alto per arrivare così ad una via di circa 12 tiri, per poi chiudere in bellezza salendo la breve ferrata Susatti ed esplorare le numerose grotte della guerra che si trovano lungo il percorso (CONSIGLIATO!!!).

Conviene portare comunque con sé un piccolo set di friend e qualche cordino per poter salire in sicurezza sulle vie attrezzate in modo semi – trad (magari trovate traffico sulle vie che avete in mente e potete valutare una delle numerose alternative).

L’esposizione è sempre a sud, cosa che fa molto piacere in questo momento in cui c’è ancora freddo, ma con l’arrivo del caldo estivo queste vie diventano sicuramente impraticabili.

Attenzione al “traffico” se andate nei giorni festivi perché questa falesia è molto gettonata e conosciuta, soprattutto da tedeschi, austriaci, inglesi e altoatesini.

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