Via Doctor Jimmy Variante Luna – Albard: 8 anni dopo!

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Albard di Bard (AO) 650 m s.l.m. – sviluppo 400 m circa – Multipitch – difficoltà max 6a-A0, 5b obbl. – Esposizione SUD

Quando una via è bella e piacevole ti rimane appiccicata addosso: magari non dopo un anno, magari non dopo due, ma poi – gira che ti rigira – ci ritorni, come l’assassino sul luogo del delitto!

Questa Dr Jimmy è perfetta per uno scalatore “medio-basso”, così come ci sentiamo noi (da tutti i punti di vista! 😀 ) e come ha giustamente sottolineato il suo apritore Tito Sacchet, in una bella intervista del 2019 pubblicata su “VielunghedellaValdaosta”. Ed è perfetta perchè bella lunga (12 tiri), sempre piacevole e non troppo discontinua, su roccia splendida che da soddisfazione.

Non siamo in alta montagna: nessun avvicinamento impossibile, nessuno sbattimento. Anzi il luogo è fiabesco, perchè Albard di Bard è una cartolina di casette in pietra e boschi di castagni, a cui si arriva attraverso una comoda strada che fiancheggia vigne a pergola coloratissime, soprattutto in autunno, che formano un tappeto esteso fino alla sottostante valle… dove ahinoi passa l’autostrada, ma non si può pretendere tutto, vero 😉 ?

Questa volta, 8 anni dopo (qui trovate la nostra prima ripetizione, non sono descritti i tiri ma trovate info nella gallery fotografica… se filtrate tutte le ca$$ate di gioventù), abbiamo scelto la Variante Luna.

A fianco la altrettanto bella I love you Sylvie , che rappresenta una validissima alternativa. Poco prima Olympic Spirit e poi altre vie che ancora non abbiamo fatto. Insomma, c’è da divertirsi e le possibilità per passare una piacevole giornata di arrampicata non mancano, considerando anche che questo non è l’unico settore: altre vie si trovano sulle placche sottostanti ad Albard (cercate nel blog e troverete info).

Avvicinamento

In auto si raggiunge Albard di Bard (occhio, seguite la strada maestra e non incasinatevi nelle stradine minuscole in mezzo alle vigne).
Se non ci siete mai stati, il consiglio è di arrivare al termine del lungo rettilineo di Donnas dove si svolta a destra per ripida stradina seguendo i cartelli blu con indicazione Albard, subito accanto ad un ruscello.
Poco prima si incontra un’altra indicazione per Albard che però va ignorata, a meno di avere una macchina con le dimensioni di una vecchia Fiat 500😅.

I parcheggi sono due (uno proprio alla fine della strada, l’altro un tornante sotto) con non troppi posti disponibili.

Dall’ultimo parcheggio si segue a sinistra il segnavia giallo verso i “Settori Bassi” (1A) che appunto scende in un bosco di castagni, traversa un piccolo corso d’acqua, e da accesso a Gatto Nando (bivio da ignorare), Olympic Spirit, T Rex e dopo aver doppiato la parete a Dr. Jimmy (scritta rossa “antica” sbiaditissima + scritta su fondo giallo più evidente) e I love you Sylvie (scritta bella evidente).

Descrizione della via

Disclaimer: su questa via le relazioni dei ripetitori riportano di tutto… abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma se riscontrate incongruenze evidenti scriveteci e parliamone. Magari ci siamo fumati qualcosa, la community serve a questo

Dalla base della placca la line di spit a sinistra è quella di I love you Sylvie, mentre quella verticale/destra è quella di Jimmy: non fatevi intimorire dall’altezza del primo spit, poi la musica cambia… in meglio 😉

  • L1 – 4b, 25 m: si risale la rampa appoggiata fino al primo spit, poi più verticale ma ben ammanigliato; uscita a dx su risalti/roccette/erba fino alla sosta;
  • L2 – 4b, 30 m: placca appoggiata e lavorata, senza particolari difficoltà.
    Giunti in sosta andando a sinistra si prosegue per la via originale mentre salendo dritti si prende la Variante Luna;
  • L3 Var. Luna – 5c (un passo), 30 m: seguire lo spigolo per placche e risalti fino ai 3 m di muretto verticale sul quale si concentrano le difficoltà; il muretto lo si sale a sinistra con un successivo passo di ribilanciamento sulla placca superiore. Aggirabile a dx, circa 2m dopo il chiodo;
  • L4 Var. Luna – 4c, 25 m: placca appoggiata e successivamente breve rimontina; si passa su una placca più verticale che via via si abbatte fino alla sosta;
  • L5 Var. Luna – 5c, 40 m: placca appoggiata fino al tetto/alberello soprastante, da aggirare a destra su cengetta (vedi foto): da qui parete verticale a tacchette, di movimento (bello! ma allungate le protezioni altrimenti vi sembrerà di avere un ippopotamo attaccato all’imbrago!!);
  • L6 Var. Luna – 5b, 50 m: rispetto alla sosta si rimane alti, tenendo il primo spit alla propria sinistra; si risale una bella placca fessurata;
  • Trasferimento: dalla sosta salire per una decina di metri in verticale su traccia battuta, fin sotto a un piccolo strapiombino (o altrimenti fare sosta alla base del tiro successivo su albero o spuntone); siamo nuovamente sulla Dr. Jimmy originale;
  • L7 – 5b, 45 m: rimontare il breve tetto stando a sinistra, con buone mani, poi verticale con bei movimenti su placca con spuntoni rovesci e buchi; successivamente placche a risalti fino alla sosta;
  • L8 – 2/3°, 50 m: salire di qualche metro su traccia battuta, poi spostarsi decisamente a sinistra (spit poco visibile, vedere le foto in gallery per farsi un’idea) per parecchi metri su placche abbattutissime in traverso fino alla sosta, che si trova alla base di una placconata più verticale;
  • L9 – 4b, 35 m: placca molto lavorata, che si risale prima dritto, poi sn poi dx fino alla sosta in una sorta di nicchietta;
  • L10 – 5c, 40 m: i primi metri come la placca precedente, poi spostandosi a destra la placca si verticalizza diventando una bellissima parete a micro scaglie e buchi (bello, l’abbiamo fotografata… ma sicuramente non rende l’idea!), di movimento;
  • spostarsi risalendo in verticale su traccia battuta e rocce/erba fino al sentiero, che si trova alla base di alcuni grossi massi spaccati (vedi foto), sopra i quali, leggermente a sinistra, si trovano i due tiri successivi che concludono la via.

    Noi a questo punto, non volendo fare troppo affidamento sulla clemenza del meteo, abbiamo deciso di non andare oltre: mancavano un 6a (già fatto anni addietro in Dr Jimmy e I love you Sylvie) e un altro facile tiro di corda fino alla vetta… ma raggiunta questa quota eravamo letteralmente all’interno di una coltre nuvolosa non proprio piacevole, soprattutto per le temperature😅!
Commento al termine della via

Discesa

Se si fanno anche gli ultimi 2 tiri, si effettua poi una calata che permette di ritornare fino al sentiero alla base dell’11esimo tiro; se invece decideste di fermarvi, basta seguire la comoda traccia che scende a destra (faccia a monte) con qualche ometto, fino a intercettare un tratto con cavi metallici, poi su evidente sentiero fino alle casette di Albard, attraversando un bosco di castagni.

La discesa occupa una 15ina di minuti in tutto.

Giudizio

Una delle poche vie in cui si scende per arrivare all’attacco e poi si scende ancora per tornare al parcheggio… 15 minuti e non di più ad andare e a tornare 😀

Le ragioni che la rendono estremamente plaisir sono, come evidenziato in premessa, la continuità su gradi facili, l’assenza di sbattimenti di sorta, la roccia super e (forse negli anni ci hanno rimesso le mani ?!) una chiodatura super sicura a spit spesso anche molto ravvicinati (troppo?).

Alcune soste sono da collegare, altre sono Raumer con anello di calata; inutili le protezioni veloci.

L’arrampicata è sempre gradevole, alcuni muretti sono davvero deliziosi, con bei movimenti: nessuna ansia su questa via, solo divertimento.

Menzione d’onore alla location, che nonostante la vicinanza dell’autostrada, a noi lascia sempre un bel ricordo: i castagneti sono luoghi magici – soprattutto in autunno – e le vigne a pergola che si attraversano per arrivare ad Albard costituiscono un paesaggio antropico senza pari.

Nella gallery qui sotto qualche dritta e qualche consueta faccia da pirla 🙂

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Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

  1. Tito Sacchet

    Molte Grazie Erica Bagarotti…..è bello fare qualcosa che piaccia un po a tutti.
    Bravi ragazzi !!
    Tito…70 anni mal spesi… :-)) 😉
    Ciauuuu

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