Monte Tantanè – Anello delle creste da Artaz Vieu

postato in: Creste, Trekking | 0
ARTAZ VIEU – Fraz. di LA MAGDALEINE (AO) 1.773 m – Cima Monte Tantanè 2.789 m – Col Pillonet 2.698 m – Trekking – Difficoltà EE – Dislivello 1.170 m – Sviluppo 14.2 km

In questo weekend primaverile avevamo voglia di riprendere a camminare un po’ dopo un periodo nel quale abbiamo soprattutto scalato, anche perché l’estate è alle porte 🙂 e ancora siamo parecchio “indietro di gamba” per i progetti che abbiamo in mente nei prossimi 🙁

A differenza degli anni scorsi, in questo 2023 la neve si è conservata in quota fino a tardi e quindi ci siamo cercati una cima non troppo elevata ed esposta prevalentemente a sud, ma abbastanza in alto da non farci morire di caldo.

L’idea iniziale sarebbe stata quella di fare il Grand Tournalin, ma dalle webcam abbiamo visto che c’era ancora troppa neve in quota… scorrendo la mappa verso sud ci siamo imbattuti nella cima del monte Tantanè, a noi ancora sconosciuta.

La bella cresta del Tantanè fa da spartiacque tra la Valtournenche e la val d’Ayas alzandosi mano a mano di quota verso le cime del Gran Dent, del Petit Tournalin e del Grand Tournalin, praticamente in un’unica soluzione di continuità.

La nostra cavalcata percorrerà l’intera cresta del Tantanè, da sud a nord, fino al Col Pillonet per poi scendere tra splendidi alpeggi in fiore e laghetti montani, tornando infine verso Artaz.

La prima parte del percorso è semplice e adatta a tutti.
Raggiunta la cima però, se si decide di proseguire in cresta verso nord, bisogna tenere presente che si incontrerà qualche tratto esposto, alcuni passaggi su roccette e tratti attrezzati con catene e staffe, oltre ad alcuni possibili attraversamenti su neve (a seconda della stagione). Se volete farvi un’idea più precisa del tipo di terreno guardate le foto!

Nulla di drammatico, ma ovviamente dipende da chi affronta l’escursione e quindi è giusto segnalarlo.

Se preferite evitare questa parte ma volete comunque fare un anello, potete scendere lungo la cresta di salita per poi deviare a destra su un sentiero che costeggia la montagna a quota più bassa e che vi porterà fino poco sopra all’alpeggio di Charey superiore, dal quale potrete proseguire lungo il nostro stesso percorso (però… la cresta merita, sapevatelo!)
Facciamo presente che non sappiamo se si incontrano difficoltà lungo questo tratto quindi cercate di informarvi prima.

Avvicinamento automobilistico

Dall’autostrada della val d’Aosta uscire al casello di Chatillon ed imboccare la strada per Valtournenche e Cervinia.
Giunti al paese di Antey-Saint-André prendere una deviazione sulla destra per La Magdeleine, superate Lod e raggiungete la frazione di Artaz Vieu.
All’altezza di un tornante ignorare l’indicazione per Chamois e proseguire lungo la strada fino ad un ampio parcheggio sulla destra dove si lascia la macchina.

Descrizione dell’itinerario

Dal parcheggio prendere i sentieri che passano accanto ad una fontana e poco dopo piegare a destra seguendo il segnavia n°4, direzione Monte Tantanè.

Si attraversano dei prati e poi il sentiero inizia a salire piuttosto ripidamente in un bosco fino ad un primo alpeggio, nel nostro caso popolato da un nutrito gruppo di mucche e dal loro pastore (impegnato a trafficare con lo smartphone… non ci sono più i pastori di una volta 😀 ).

Poco oltre si svolta decisamente a destra e si risale lungo una strada pastorale che procede in lunga costa verso sud attraversando un splendido bosco ben curato e tenuto.

Si sbuca quindi nella zona dei grandi alpeggi di Champ-Chellier di Mezzo e Superiore dove nel nostro caso abbiamo trovato una seconda possibilità di riempire la borraccia.
Qui fare attenzione a NON imboccare la strada che procede verso est prendendo invece una traccia poco evidente per prati in direzione nord che punta dritta per dritta alla cresta sud del Tantanè.

Si costeggia un laghetto e poi il sentiero inizia ad alzarsi sul lato sinistro della montagna fino a raggiungere la cresta vera e propria che si risale con tratti anche piuttosto ripidi, ma non difficili, fino alla vetta del Tantanè.

Da qui la vista è davvero super e si distinguono chiaramente tutte le montagna limitrofe fino all’immenso Cervino proprio dritto di fronte a noi: questo nuvolosità permettendo, ovviamente!

Per chi volesse proseguire, si imbocca il sentiero che procede in cresta verso nord scendendo rapidamente fino al Col Tantanè dove sulla destra si può imboccare il sentiero per il Col Portola (altro possibile itinerario ad anello) oppure sulla sinistra si procede in cresta per il nostro giro risalendo alcune facili roccette. E’ una cresta eterna… ma assai piacevole!

L’indicazione è il sentiero 2C che da questo punto in avanti attraversa alcuni passaggi esposti, effettua diversi saliscendi spesso protetti da catene (nuove ma …sottili!) e in circa 2 km di cresta conduce fino al Col Pillonet dal quale parte il sentiero di discesa.

Nel nostro caso troveremo diversi nevai, alcuni aggirabili, altri purtroppo no e con neve non rigelata nella quale si sprofonda quasi fino alla vita, ma senza punti pericolosi.

Dal colle si scende a sinistra in direzione di una conca stando prima al centro della valle e poi sulla sua costa destra fino ad una deviazione poco evidente sulla sinistra che attraversa la conca e supera una spalla rocciosa dal lato opposto.

Da qui il terreno diventa un po’ più agevole e conduce in breve agli alpeggi e al bel lago di Charey, dove decideremo di fare una breve pausa rinfrescante.

Si prosegue quindi su strada sterrata per circa 1.5 km fino ad incontrare una vasca artificiale e poco oltre una panchina gigante con un’area pic-nic super attrezzata.

Poco dopo la vasca artificiale, sulla sinistra c’è una deviazione poco evidente che attraverso un sentiero a mezza costa porta prima all’alpe Croux e al suo lago e poi, per strada o in alternativa per sentiero che taglia i tornanti, permette di ritornare ad Artaz e al parcheggio dell’auto.

Giudizio

Escursione molto piacevole e remunerativa, che attraversa ambienti alpini vari e sempre interessanti:
si passa da prati, boschi, pietraie, nevaietti e laghi, il tutto condito da un panorama di vetta davvero mozzafiato. In primavera la fioritura è ricchissima, c’è di tutto, dalla genzianella al botton d’oro: un tripudio di colori.

Vista la quota il percorso è consigliabile nel periodo che va da giugno a ottobre, con un po’ di attenzione all’inizio di stagione durante il quale è possibile trovare un po’ di neve sul lato nord, come è successo a noi. Non ci siamo fatti mancare nemmeno una lieve grandinata in cresta… ma si sa, è primavera!

Per bellezza lo equipariamo ad un’altra gita che abbiamo fatto in passato qui in val d’Aosta e che ricordiamo con affetto, ovvero il giro dei laghi di Champdepraz, quest’ultima nella zona di Champorcher e in stagione autunnale.

Se lo ritenete utile, potete scaricare la traccia GPX del nostro giro a questo link.


Prima delle foto…

breve storia della possessione di Fra Niggah da Velletri, che – partito modello Sampei – ha avuto di che pentirsi di questo look sconveniente e, colto da una breve grandinata in cresta, decide di prendere il saio: perchè si sa, la cerata va legata in vita altrimenti sventola.

Ma il fortuito ritrovamento di un cranio di – di??? capra? rupicapra? boh – lo riporterà incontrovertibilmente, di nuovo, verso il lato oscuro (vedere il video per credere) e verso l’inguardabile cappello da Sampei, orgogliosamente sfoggiato anche a fine gita.

Si racconta che il cranio sia ancora custodito in qualche recondito recesso di casa Niggah.


Print Friendly, PDF & Email
Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *