Via Per Lory allo Spallone Irene – Dolomiti di Brenta

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PARCHEGGIO DI VALLESINELLA (1.550 m) – CIMA SPALLONE IRENE (2.300 m) – Via Sportiva di arrampicata – Difficoltà 5c (5c obbl.) – Sviluppo 200 m – Esposizione Sud – Avvicinamento circa 1h e 30′

Lo Spallone Irene è una bella parete che si trova a metà strada tra il rifugio Casinei e il rifugio Brentei, quindi per essere in Brenta si tratta di un posto relativamente facile e veloce da raggiungere 😀

Su questa montagna sono presenti numerosi itinerari, la maggior parte dei quali di tipo trad (noi qualche anno fa abbiamo fatto un concatenamento tra La via del Pesce e la via Didattica, che si trovano poco a sinistra dell’attacco di questa Via Per Lory).

La via Per Lory invece, ultima nata sulla parete sud, è una linea sportiva con una chiodatura a spit sicura ma leggermente distanziata (S2) ed eventualmente integrabile a friend.

Offre una piacevole arrampicata su roccia quasi sempre buona e con una vista a dir poco eccezionale: infatti si scala sempre al cospetto dell’imponente Crozzon del Brenta e del mitico Canalone Neri che conduce alla Cima Tosa.

La via è dedicata a Loredana Degregori, tragicamente scomparsa in un incidente sul Monte Bianco nel 2020 e che la guida alpina Davide Ortolani in compagnia di Soukaina Dali e Monica Susat hanno voluto ricordare aprendo questo nuovo itinerario nel giugno del 2022 (potete approfondire leggendo l’articolo di Soukaina Dali su Planetmountain).

La nostra ripetizione – neanche a farlo apposta – è caduta ad un anno esatto dall’apertura e dalle poche firme presenti sul libro di vetta (lo trovate in corrispondenza dell’ultima sosta) crediamo si tratti ancora di una via poco nota e frequentata, motivo per il quale siamo ben lieti di darle il giusto risalto.

Giunti in cima, per non farci mancare nulla, abbiamo anche percorso la seconda parte della ferrata Sosat per andare a vedere dal vivo il nuovo Rifugio Brentei, recentemente ristrutturato, e che onestamente abbiamo trovato bellissimo!

Avvicinamento

Dal Parcheggio di Vallesinella (potete prenotare online a questo indirizzo) imboccare il sentiero per il rifugio Casinei che si raggiunge in circa 35-40 minuti.
Quindi proseguire in direzione del Rifugio Brentei, superare il bivio per il Rifugio Tuckett che vedrete in una valletta piena di mughi alla vostra sinistra, e proseguire per altri 10 minuti fino a vedere di fronte la parete nord dello Spallone Irene, un’enorme parete nera facilmente individuabile.

Si prosegue sul sentiero fino ad arrivare sul suo lato meridionale, quindi dopo essersi allontanati un po’ dalla parete in direzione del Brentei, troverete una traccia sulla sinistra che si stacca dal sentiero e risale verso la bastianata sud.

La via Per Lory si trova poco a destra del primo grande diedro della via Didattica (guardare in alto per individuarlo) ed è segnata da una targhetta metallica nera alla base.

Schema della via Per Lory - Spallone Irene

Descrizione della via

  1. 5b (25m) – Dalla targa si segue in leggera diagonale sinistra per placche con qualche passo non banale (5b), si piega leggermente a destra e si risale poi un diedro più semplice con rocce lavorate (4c). Infine si traversa a destra 2 metri fino alla sosta.
  2. 5c (20m) – Tiro chiave: si sale per rocce semplici sopra alla sosta (4b) per poi infilarsi in una sorta di diedro leggermente strapiombante che si rimonta faticosamente e con posizioni un po’ scomode (5c) fino ad uscire in sosta sulla destra sotto ad un camino verticale.
  3. 5b/c (25m) – Si esce a sinistra della sosta su placche appoggiate e si risale per balzelli (4b) fino alla base di una placca nera verticale. Primo passo un po’ ostico (5c), poi più facilmente (5b) per bella placca e / o aiutandosi con il diedro di destra fino alla sosta.
  4. 5a (20m) – Si sale una placca lavorata a destra della sosta (4b) fino quasi sotto un enorme tetto giallo. Ci si sposta quindi con esposizione a destra e si risale un diedro ammanigliato (5a) fino alla sosta, ancora sulla destra.
  5. 3b (15m) – Si sale sopra alla sosta per balzelli successivi fino ad una cengia dove a sinistra di uno spallone con tetto si trova la sosta. Fare attenzione ad un buco con erba e detriti poco prima della sosta.
  6. 5a (25m) – In verticale per placca lavorata e divertente sopra alla sosta. Possibile roccia a tratti bagnata. Poi un piccolo muretto leggermente aggettante ma ammanigliatissimo fino in sosta.
  7. 4a (20m) – Ancora per facile placca, poi con una serie di balzelli a tratti erbosi fino ad un diedro sulla destra che conduce in sosta.
  8. 5a (20m) – Sopra alla sosta si segue una placca a buchi seguita da un muro più verticale (5a, spit allungato da un cordone). Poi altro muretto più facile (4b) su roccia tagliente e abrasiva e infine per balze si raggiunge prima il libro di vetta (scatola nera) e infine la sosta appena sotto al pianoro sommitale.
Breve videoracconto della nostra giornata

Discesa

Il modo più semplice, anche se il più lungo, è quello di salire il pendio erboso in direzione nord-est in direzione della Punta Massari per circa 15 minuti fino ad incrociare il sentiero della ferrata Sosat che può essere percorsa verso sinistra (direzione Tuckett, più corta ma… meno spettacolare!) o verso destra (direzione Brentei, con qualche bel tratto ferrato e una vista super sul Brenta Centrale).

In alternativa alzarsi sempre per prati in direzione nord-est seguendo degli ometti fino ad incontrare alla propria sinistra l’imbocco di un canale detritico che si segue in discesa per circa 40 minuti facendo molta attenzione ai sassi instabili fino ad incrociare una traccia che passando sotto lo spigolo dello Spallone Irene riporta verso l’attacco.

Infine esiste anche un percorso di calata sempre sul lato del canale ma che non descriveremo in quanto è complesso e non abbiamo la documentazione fotografica per aiutarvi nella discesa.

Giudizio

Via bella e divertente, su roccia quasi sempre di qualità e ben chiodata, anche se non è affatto disonorevole ogni tanto accorciare un po’ le protezioni utilizzando qualche friend 🙂

L’esposizione a sud, l’avvicinamento modesto (per essere in Brenta!!!) e il paesaggio al limite della magnificenza ne fanno una via davvero piacevole da ripetere e che consigliamo in alternativa ai più noti e affollati itinerari della Corna Rossa o del Castelletto Inferiore.

Se poi come noi volete riempirvi la giornata, potete proseguire seguendo la ferrata Sosat in direzione del Brentei o del Tuckett, portando a casa anche un po’ di km in più e tanti bellissimi paesaggi.

Il periodo ideale va da giugno ad ottobre, con un po’ di attenzione a possibile neve ad inizio stagione se si decide di percorrere la Sosat per la discesa (i ramponi possono essere utili).

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