Via Poison Ivy e via Bella Gioia – Tessari

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TESSARI (VR) – VIA POISON IVY (settore Ca’ di Sopra)- Difficoltà V+ – Sviluppo 100m – Esposizione Est
VIA BELLA GIOIA (settore Parete Rigata) – Difficoltà 5a / IV – Sviluppo 145m – Esposizione Est

Ve ne sarete accorti dai nostri recenti articoli (via del Bafo, via Pace Senza Confini), ma ci abbiamo preso gusto qui a Tessari: calcare quasi sempre bello, un sacco di alternative, ambiente rilassato (non fosse per il rumore di fondo dell’autostrada, ma vabbè!) e quando c’è il sole si scala da dio anche in inverno.
Quel vento teso e costante che accoglie al parcheggio è “finto”: appena ci si avvicina alle pareti, baciate dal sole, non si sente più!

Erano settimane che non toccavamo roccia quindi abbiamo scelto qualcosa di semplice, sapendo avrebbe potuto essere anche troppo semplice (infatti).
Soprattutto, nella scelta, eravamo stati cauti con i gradi volendo fare un po’ di trad.

Ecco, queste due vie in realtà hanno ben poco di “trad”, ovvero le protezioni sono quasi sempre bastanti, a volte addirittura numerose. Tuttavia essendo miste (cordoni, chiodi, spit ecc) sono sempre da verificare.

Anche a ‘sto giro Tessari ci ha regalato una bella giornata senza stress, la conoscenza di persone simpatiche (è un posto molto frequentato) e alla fine della giornata le piadine speciali della Gigia, Bar Malù a Brentino Belluno: come avrete capito ci piace soffrire… sempre meno! 😛

Avvicinamento per Poison Ivy (segue in descrizione concatenamento per Bella Gioia)

Dal parcheggio di Tessari subito dopo il ponte, tornare indietro a piedi qualche metro ed imboccare la via indicata dal cartello “Località Ca’ di Sopra” che costeggia il canale sulla sinistra idrografica.

Quando il canale sparisce dentro la montagna, proseguire fino ad un piazzale con una scala di ferro che scende verso una grata e imboccare il sentiero che entra nel bosco bollato di rosso.

Dopo pochi metri, prima di un evidente traliccio della luce, si vedono degli ometti sulla sinistra che vanno seguiti e che si alzano nel bosco per alcune decine di metri fino ad incrociare una traccia su ghiaione.

Ignorare il grande ometto di fronte a sé e salire a sinistra per 3-4 tornanti fino ad incontrare la roccia di attacco della via Poison Ivy, segnata da un evidente bottone dorato.

Descrizione delle vie

Poison Ivy

  1. III (20m) – Dal bottone dorato rimontare il primo masso appoggiato fino ad un altro sassone più verticale (cordino), infilarsi poi in una “grottina” tra le rocce al termine della quale si trova la sosta.
  2. V+ (25m) – Salire il bel diedro sfruttando le tacche sulla placca fino ad arrivare sotto al tetto (possibile roccia bagnata). Spostarsi quindi a sinistra sfruttando la lama con passo di decisione in uscita.
    Poi un po’ più facile fino alla sosta.
  3. V (25m) – Risalire sopra la sosta tramite una lama verticale e sfruttando il diedro (attenzione ad eventuali rocce mobili!).
    Qui volendo è possibile integrare il passo con un friend piccolo.
    Portarsi quindi fino alla base di una bella placca nera che si rimonta direttamente (più facile a destra) fino alla sosta.
  4. IV (10m) – Salire sopra alla sosta fino ad un cordone, muovendosi verso lo spigolo a destra. Poi più facilmente per roccette fino alla sosta finale.

Dal termine della via, ci si inoltra nel bosco verso monte fino ad incrociare un sentiero bollato.
Imboccare il sentiero in discesa e proseguire dritto per circa 3-400 metri fino ad incontrare un ometto alla propria destra che indica una traccia nel bosco (bivio per il settore Parete Rigata).

Seguirla per alcune decine di metri fino ad incontrare un ghiaione che si risale con degli zig zag fino a raggiungere le pareti. La via Bella Gioia si trova appena a destra del punto in cui arriva il sentiero ed è segnata dal nome scritto con vernice rossa sulla roccia.

Bella Gioia

  1. 5a/4c/III (25m) – Partenza verticale su rocce un po’ delicate e spesso umide (non prende sole).
    Poi fare un arco verso destra in direzione di un alberello isolato, oltre il quale si trova la sosta (protezioni non visibili in certi punti).
  2. IV (25m) – Ancora in diagonale destra seguendo due cordoni su clessidra, quindi in verticale per roccia molto bella fino alla sosta.
  3. IV (30m) – Placca lavoratissima e divertente, in verticale sopra alla sosta fino ad un terrazzino.
  4. II / IV (35m) – A sinistra della sosta per “sentierino” fino alla parete successiva.
    Quindi in verticale con percorso non obbligato (proteggibile a piacere) fino ad un boschetto dove si sosta sulla parete successiva o su albero.
  5. IV (30m) – Bella placca lavorata da seguire fino ad un tettino che si risale direttamente con facili passi (cordone per proteggersi appena sopra il tetto), quindi per rocce più rotte (attenzione!!!!!) fino ad uscire nel bosco dove si sosta su albero.

Discesa

Dal termine della via, salire nel bosco fino ad incrociare un evidente sentiero che va seguito in discesa senza alcuna difficoltà fino a tornare a Tessari (10-15 min circa).

Giudizio

Pur avendo ben poco di “trad”, queste due vie sono un divertente concatenamento e consentono di scalare quasi sempre su bella roccia e con parecchi passaggi divertenti, senza però mai spingere più di tanto sulle difficoltà.

Le protezioni presenti, a nostro avviso, sono più che sufficienti alla progressione, detto questo consigliamo comunque di portare friend e cordini perché ciascuno è diverso e può gradire di proteggersi ulteriormente rispetto a quanto troverete in via.

Questo calcare (a tratti davvero me-ra-vi-glio-so) si presta molto alle protezioni veloci e non ci si troverà mai nella condizione di dover scalare per lunghi tratti sprotetti senza poter mettere un cordino o un friend da qualche parte.

I due tiri di V di Poison Ivy (secondo e terzo) sono molto belli e vari, peccato che la via finisca subito!!!
Bella Gioia è più facile, ma su roccia ancora più bella (a parte il primo tiro, all’inizio un po’ marcetto).

Ovviamente non si tratta dell’unico concatenamento possibile tra questi due settori.
Per vedere le eventuali alternative consigliamo come sempre di consultare l’ottima guida “V per Val d’Adige” su Vertical Age.

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