Via Necropolis, Rocca di Baiedo – Scalare al sole in inverno

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PASTURO (LC) – Via Necropolis: 5b (5b obbl.) – Sviluppo complessivo arrampicata 150 m circa; Esposizione SUD

Oggi non avevamo nessuna velleità di prestazione: l’unico obiettivo era quello di riuscire a scalare stando al sole e senza morire di freddo a causa del vento pronosticato e puntualmente presentatosi in queste fredde ma stupende giornate quasi invernali.

L’amico Christian ci ha avvisati che andava a Baiedo a rifare la bellissima via Solitudine che ancora doveva essere percorsa da sua moglie, quindi abbiamo deciso di aggregarci e di buttarci su una delle altre vie a noi mancanti all’appello, a scelta tra Necropolis e Tuono.

Alla fine vincerà Necropolis, perché non avevamo alcuna voglia di metterci su difficoltà e puntavamo ad una giornata di relax.
Obiettivo raggiunto al 90% alla fine….unico neo un paio di cordate davanti a noi davvero molto lente che ci hanno portati a percorrere la via in BEN 4 ore, contro l’ora e mezza pronosticata.

Ma visto che avevamo azzeccato la condizione meteo e che al sole si stava da dio, alla fine è andata bene così, tutto sommato.

Qui a Baiedo sempre roccia super e scalata divertente, per quanto principalmente su placca.
Necropolis si è rivelata molto piacevole anche sui tiri facili, con una roccia davvero di qualità che dispensa sorrisi mentre si sale.

Difficoltà modeste, qualche tiro chiodato un po’ lungo ma eventualmente proteggibile a friend e cordini per chi lo volesse, e per il resto tanto sole e ben 5 minuti di avvicinamento in pianura dal parcheggio 😀

Insomma… la perfetta domenica invernale di chi ha piacere di godersi una giornata senza problemi 😉
Con immancabile sosta finale all’Alva di Balisio! 😛

Avvicinamento

Si parcheggia negli ampi spazi disponibili all’altezza della Casa delle Guide a Introbio, poi, seguendo il sentiero, in comodi 5 minuti si è sotto le pareti. La nostra via attacca una ventina di metri a sinistra di Solitudine (la prima che si incontra salendo alla base della bastionata, segue la Via Folletto, poi la breve Navajo, poi Necropolis): scritta gigante e un po’ sbiadita sulla parete (vedi foto).

Descrizione della via

  1. 5b (30m) – Si parte forse con il tiro più duro nell’insieme.
    Dopo i primi facili metri c’è una pancetta che si può approcciare sia a destra sia a sinistra.
    Io (Gab) mi sono trovato bene a sinistra, con mani e piedi più grandi (5b a mio avviso).
    Erica e Paolo sono andati invece a destra e dicono che forse si arriva al 5c.
    Proseguire poi per placchetta lavorata e in leggera sinistra fino all’uscita verso la sosta (evitare il diedrino e stare un po’ a sinistra su buone concrezioni per i piedi rimontando dritto per dritto).
  2. 5a (15m) – Salire una breve placchetta su bella roccia, attraversare una zona vegetata, poi sempre per bella roccia più appoggiata fino alla sosta.
  3. 4c (25m) – Tiro divertente su roccia spaziale, lavoratissima e generosa di appigli e appoggi. Si deve superare il cavo che vincola la rete paramassi, che rompe un po’ le scatole!
    Poche protezioni sul tiro, eventualmente integrabili con cordini o friend.
  4. 4c (15 m) – Simile al precedente, sempre su facile e lavoratissima placca.
  5. 4c (20 m) – Su placca molto bella e continua, fino ad un muretto sulla sinistra, che si rimonta facilmente: sosta subito sopra, su terrazzino.
  6. 5b (passo) – 5a (15m + 5m di raccordo) – Per roccette appoggiate e lavorate fino ad una lama che consente di salire su una placca a gocce molto bella.
    Quindi in verticale per pochi metri, poi traversare a destra con ultimo passo di nuovo in verticale fino ad una sosta.
    Proseguire in traverso verso destra per circa 5m su sentiero e roccette per poi sostare su alberi alla base dell’ultima placca.
  7. 5b (30m) – Bella placca, divertente e su roccia superba, con tutto quello che serve alla progressione, e anche di più! Le protezioni qui non sono affatto lunghe.
    Nella parte alta piegare verso sinistra per poi sostare su albero al termine del tiro.

Discesa

Dal termine della via salire per ripido sentiero fino al punto in cui spiana, poi a sinistra dove in breve si raggiunge un punto panoramico sulla valle con catene di ferro.

Continuare a scendere passando per qualche prato, poi il sentiero diventa più definito nell’intorno del colletto a monte del paese.

Fare attenzione ad una deviazione sulla sinistra (scritta “sentiero per Baiedo”) dove si possono tagliare alcuni tornanti della strada, quindi al termine del sentiero proseguire dritto entrando nel paese e seguire sempre la strada principale cercando di scendere (alla chiesa a destra, poi sinistra) fino a tornare di nuovo a valle, costeggiando la parete con un po’ di distanza, raggiungendo il parcheggio.

Giudizio

Bella e piacevole: i tiri sono corti, e volendo soprattutto quelli centrali si possono concatenare.
La chiodatura si allunga sul facile, ma la distanza tra le protezioni non da fastidio, grazie ad una roccia che incredibilmente è ancora perfetta, generosa e dispensatrice di un ottimo grip: il tiro chiave è il primo, con bei movimenti.

Soste collegate da catena con anello di calata, tutte abbastanza comode.

Baiedo è la meta ideale se si vuole stare su difficoltà contenute, in ambiente protetto e gestibile anche da chi è alle prime esperienze di multipitch (ma sempre attenzione! non è una falesia!!) … motivo per il quale spesso si trova “traffico” e bisogna prevedere dei tempi dilatati rispetto a quelli necessari per chiudere le vie. Se così non fosse sarebbe possibile portarne a casa anche un paio, pure in autunno/inverno quando le giornate sono corte.


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