Piz Campagnung – Facile scialpinistica da Julierpass

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JULIERPASS (CH), OSPIZIO LA VEDUTA 2.200 m – PIZ CAMPAGNUNG 2.826m – Scialpinismo – Difficoltà MS – Esposizione Sud / Sud-Est – Dislivello 600 m – Sviluppo 8 km

Anche quest’anno è arrivato finalmente il momento di iniziare la stagione di scialpinismo dopo che l’anno scorso quasi non abbiamo combinato nulla da questo punto di vista.

La forma fisica è ancora abbastanza indietro quindi decideremo saggiamente per una gita di riscaldamento, con poco dislivello e pendenze modeste, approcciabile anche con le ciaspole ai piedi visto che Erica non pratica la nobile arte 😀

Julierpass da questo punto di vista è sempre una garanzia: l’elevata quota di partenza assicura sempre una neve di qualità altissima, è possibile scegliere sia l’esposizione nord sia l’esposizione sud e – per chi lo desidera – ci sono molti pendii dolci dove si può stare al sole e in compagnia.

Unica pecca il freddo 🐷, spesso intenso! (nel nostro caso -12° all’attacco!), che però ovviamente non è affatto uno svantaggio per quanto riguarda la conservazione e la polverosità della neve!!

Quindi ci imbacucchiamo per bene e partiamo, portando a casa una gita di soddisfazione, pur con una sciata breve e non particolarmente remunerativa per la tipologia di pendii (lungo traverso iniziale e solo poche centinaia di metri di discesa vera e propria).

Maggiori dettagli nel giudizio finale.

Avvicinamento

Da Chiavenna, si imbocca la strada verso il confine Svizzero, direzione St Moritz / passo del Maloja.
Superato quest’ultimo, si costeggiano i grandi laghi fino a Silvaplana, oltre la quale si trova il bivio sulla sinistra che conduce verso Julierpass.

Giunti al passo, scendere per alcune centinaia di metri dal lato opposto, superare l’ospizio “La Veduta” e circa 300 metri dopo parcheggiare in un ampio spiazzo sulla destra, proprio all’ingresso della Val d’Agnel.

Descrizione della salita

Dal parcheggio, imboccare la traccia in piano che si inoltra nella valle (direzione nord) superando subito un ponticello sul torrente (spesso coperto dalla neve).

Iniziare quindi a salire mantenendosi sul versante idrografico destro della valle, con lungo traverso che passa sotto le pendici del Piz Bardella, evidente alla propria sinistra.

Superata questa montagna, attorno a quota 2.600 m, la traccia tende leggermente verso sinistra (ovest) e dà accesso al pendio che risale più verticalmente verso la cima del Piz Campagnung, rispetto alla quale ci si tiene leggermente a destra su un pendio mediamente ripido, che si risale con ampi zig zag.

Giunti in cresta, la si segue verso sinistra per poche decine di metri fino a raggiungere la cima a quota 2.826 metri.
Attenzione ad eventuali cornici, non portarsi troppo vicini al bordo! 😉

Discesa

In condizioni di neve sicura, si può scegliere di scendere direttamente dai pendii sotto alla vetta, molto divertenti e ripidi e che offrono la parte migliore della sciata, fino a ritornare alla base del tratto pendente.

Qui se avete tempo è consigliabile ripellare quest’ultimo tratto massimizzando il più possibile la sciata, in quanto la seconda parte della discesa ripercorre più o meno esattamente il traverso dell’andata e non offre gran divertimento.

Consigliabile tenere una buona velocità in questa seconda parte proprio per evitare di dover racchettare in alcuni tratti.
Ultimo pendio carino quello che poi riporta verso il parcheggio, anche se a volte qui la neve molla un po’ e perde di qualità (non è stato il nostro caso, per fortuna, grazie alle temperature rigide).

Giudizio

Gita senza pretese ma che offre un paesaggio incredibile, una neve quasi sempre di ottima fattura e (cosa non trascurabile con temperature rigidissime) rimane sempre al sole dall’inizio alla fine (esclusi in genere i primi 100 metri).

Il tratto sotto la cima offre una sciata di altissimo livello, anche se purtroppo molto breve (riperllarla almeno una volta per massimizzare la soddisfazione!).

E’ da evitare in caso di vento forte (si è sempre ad alta quota) e in giornate molto calde (la neve tenderà a spappolarsi velocemente essendo sempre al sole).

Per il resto è un buon percorso da fare anche insieme ad amici ciaspolatori grazie al poco dislivello (600 m) e allo sviluppo moderato (8 km tra salita e discesa).

In genere è una gita molto sicura, eccetto il pendio sotto la cima che va valutato con attenzione di volta in volta per possibili accumuli pericolosi che possono provocare distacchi anche di grandi dimensioni.

In caso di dubbio, meglio seguire i pendii più dolci a destra e a sinistra della vetta e come sempre, scendere scandagliati osservando la discesa altrui.

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