Via Fiamma Sud – Spazzacaldera – Albigna

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VICOSOPRANO (Svizzera)  – SPAZZACALDERA – Via lunga di arrampicata – Sviluppo : 5 tiri + 1 per la Fiamma –  150 mt  – Grado: 6a+ / 5c obbligatorio (anche 6a obbligatorio)

 

 

Che meraviglia questa gita infrasettimanale!!!
Tempo fa un amico ha salito la Fiamma postando su Facebook delle foto bellissime e subito m’è venuta la smania di provarci, anche perchè non la conoscevo e mi è sembrata un obiettivo sensato visto il buon allenamento che stiamo facendo di questi tempi.

Ho tirato in mezzo il buon Samu che dopo tanto tempo era finalmente libero dai suoi impegni di studio e lavoro.
Socio di mille avventure (tra le quali spiccano la Preuss sul Campanile Basso e la Alimonta-Vidi al Castelletto Inferiore di Brenta), che scala più forte di me e che sicuramente su una via di questo calibro, poteva essere la chiave di volta verso il successo.
Dopo averne parlato, ci gasiamo un bel po’ all’idea, tant’è che tiriamo in mezzo due miei cari amici di lunga data, appassionati di tecnologia e proprietari di droni, chiedendo loro di venire a fare delle belle riprese video di questa spettacolare cima.

Organizziamo tutto un po’ in fretta e furia ma si riesce comunque a mettersi d’accordo per mercoledì 19 lugiio e si parte con due macchine separate (noi sveglia alle 5, loro giustamente con più calma) verso la funivia di Vicosoprano in val Bregaglia che porta al lago di Albigna.
Il costo per noi italiani è un TANTINELLO fuori dalla norma……ovvero 22 euro per l’andata e ritorno, con un percorso che a piedi porta via 1h e mezza………ma vabbè…..abbiamo poco tempo e a sto giro inghiottiamo la pagnotta stantia e avvelenata.

Giunti all’arrivo della funivia, seguiamo la strada che risale verso monte e che costeggia le belle pareti dello Spazzacaldera da cui partono numerose vie interessantissime, tra cui la Mosaico+ che era la nostra idea originale ma ci siamo resi conto che non avremmo fatto in tempo a percorrerla con gli orari che avevamo.
Così abbiamo optato per la Fiamma Sud, una delle vie di chiodatura più recente e che porta in modo più diretto verso la cima e verso il tiro finale della Fiamma, che poi era un po’ il nostro obiettivo di giornata.

Purtroppo, a 5 metri dalla vetta della Fiamma, abbiamo dovuto / voluto desistere a causa di un errore di interpretazione.
Ma nonostante questo, la via che abbiamo fatto ci ha fatto godere tantissimo e ci siamo divertiti come poche altre volte.
Roccia magnifica, ambiente spettacolare e via MOOOOLTO impegnativa e remunerativa, almeno per noi e per i nostri gradi.

Accesso e avvicinamento

Da Lecco, seguire per la Valtellina e giunti a Colico, procedere in Val Chiavenna con direzione St Moritz e passo del Maloja.
Giunti in Svizzera, superato il borgo di Vicosoprano, parcheggiare nei pressi di un tornante al parcheggio della funivia che porta alla diga di Albigna, aperta da giugno a settembre.
In alternativa dal parcheggio è possibile prendere un sentiero che in circa 1h e 30 porta fino alla diga.
Poco prima della cima della diga e del rifugio, troverete un sentiero sulla destra che si inerpica per prati.
Seguitelo per circa 150 mt di dislivello attraversando anche qualche passaggio delicato e un po’ verticale su erba. Si incontrano gli attacchi di diverse vie che però vanno ignorati.
La Fiamma Sud parte al termine di uno stretto canale dove sulla destra si vede una piccola cengia e una scritta FS sulla parete.

 

Descrizione dei tiri

Tra parentesi il grado dato originariamente. Prima, il grado dato da noi rispetto a quello a cui siamo abituati dalle nostre parti.

  1. 6a (5c) –  Tiro bellissimo ma parecchio lungo e impegnativo. Si risale verticalmente una splendida fessura con passi placcosi e tecnici. La chiodatura è giusta in lunghezza per essere in montagna, ma patiamo la difficoltà del grado e anche il fatto che si tratta del tiro di riscaldamento. Superata la prima fessura, la via molla un po’ spostandosi verso sinistra con passi facili fino ad una seconda fessura un po’ più appoggiata della prima ma comunque impegnativa. L’arrivo in sosta al termine regala finalmente respiro. Faccio i complimenti a Samu per la bella risalita.
  2. 5c (5b) – Si risale prima su placca facile, poi si affronta una fessura al termine della quale bisogna deviare a sinistra (ad intuito sembra di dover andare a destra ma occhio ai chiodi).
    Qui in realtà iniziano le difficoltà perché ci sono due o tre passaggi su placca un po’ da chiappa stretta. Io ho ficcato un friend sullo spallone di destra prima di spostarmi decisamente a sinistra su placca fino ad arrivare a prendere con le mani una buona presa in uscita che aiuta a raggiungere la sosta.
  3. 6a+ (6a+) – Per una volta siamo d’accordo sul grado. Si parte in diagonale verso destra salendo su una placca delicata fino ad uno spit. Da lì, si risale in verticale, leggermente verso destra, aiutandosi per come possibile con lo spigolo per raggiungere il secondo spit, su placca delicata e tecnica. Raggiunta la base del tetto, si usano le prese per spostarsi a sinistra fino allo spit alla base della rimonta. Da lì, si alzano i piedi leggermente a sinistra e con passo atletico si supera la rimonta, comunque ben chiodata e con buoni appigli / appoggi. Poi ancora un passettino delicato che porta su una placca più appoggiata fino alla sosta.
  4. 6a (5c) – L’inizio del tiro è molto facile. Si rimonta per un metro o due e poi per placca appoggiata si prosegue diversi metri (sprotetti) fino a vedere dei chiodi sulla parete di sinistra. In realtà a logica si può procedere per via molto più facile più a destra, ma visto che è data 5c, ci buttiamo……peccato che il 5c sta parecchio stretto.
    Giunti alla base della placca, alzando i piedi su una roccia si arriva a spittare e poi si può iniziare a rimontare la lama verticale in dulfer Passaggi di fatica. 5c il cazzo……..almeno secondo noi.
    Si esce poi a destra fino alla sosta che sta poco dopo l’uscita (facilmente raggiungibile sulla destra con roccette molto più easy).
  5. 5b/c (5a) – L’ultimo tiro è un po’ ambiguo come strada. A sinistra della sosta c’è un chiodo che fa intendere che si debba salire sulla verticale per facile diedro. Peccato che ci sia anche una freccia blu che indica verso destra. Giardando a destra, notiamo un chiodo e decidiamo di seguire la freccia. I chiodi, rimontano l’ennesima placca (due coglioni….). Invece poco a sinistra del primo chiodo, c’è un bellissimo camino sprotetto ma ampiamente proteggibile che ad occhio regala un’arrampicata più divertente e varia. Decido per il camino e lo salgo in verticale, ficcando un paio di friend di sicurezza. Tiro molto divertente se fatto così!!
    Usciti dal camino, si devia a sinistra fino ad un balconcino da cui parte una placca che di 5a non ha neanche l’ombra. Comunque alzando bene i piedi e buttandosi tutto a sinistra fino a prendere lo spigolo con la mano, si arriva al chiodo, bello alto. Da lì si traversa a destra con altro passo de mmmerda e poi, più facilmente, fino alla sosta finale.

Discesa

Dall’arrivo della via, seguire in direzione della Fiamma che si vede di fronte balzellando per roccette. Giunti ad un colletto, si trovano degli ometti che indicano la strada verso la Fiamma o iin alternativa, la via di discesa che si tuffa con un ripido sentiero in un canale erboso.
Ad un certo punto della discesa si trova un salto roccioso che necessita di qualche passo di disarrampicata facile o in alternativa, è possibile calarsi.
In seguito per sentiero, in pochi minuti si torna alla diga e poi alla funivia

 

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