Campanile del Monte Cucco – Spigolo Sud con variante

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ORCO – FINALE LIGURE (SV) – PARCHEGGIO MONTE CUCCO – Campanile: via Spigolo sud con variante + Fessura della Tarantola – Difficoltà 5c+ max (5c obbl.) – Sviluppo complessivo 120 m circa – Esposizione sud-ovest

Per questa terza e ultima giornata della nostra vacanza finalese, avevamo in realtà altri programmi: pensavamo infatti di provare una delle linee “abbordabili” sul Bric Pianarella, ma purtroppo ci siamo svegliati tardi 😀 e così mentre facevamo colazione abbiamo dovuto trovare rapidamente un piano B un po’ più snello e con meno tiri.

Ci è tornato in mente il Monte Cucco, dove in passato avevamo già fatto qualche via breve e così spulciando qua e là abbiamo trovato “il Campanile”, settore a noi del tutto nuovo e che ci ha da subito incuriosito, come spesso accade con i pilastri che si ergono dritti verso il cielo, sempre interessanti da arrampicare.

In effetti si è rivelata una scelta azzeccatissima, con arrampicata molto piacevole e varia, su roccia ottima e mai banale! Anzi…il tiro della variante di attacco ci ha fatto penare non poco, nonostante il grado nominale sulla carta abbordabilissimo!😅

Il fatto poi di proseguire su un percorso parzialmente trad, ha reso la giornata più completa e avvincente regalandoci un’ottima chiusura di vacanza riuscendo anche a rientrare verso Milano senza trovare troppo traffico in autostrada.

Quindi festa grande e giornata perfetta alla fine!

Avvicinamento

Da Finale, seguire la strada per Feglino. Raggiunto il bivio per Orco, si segue la strada in salita verso destra per qualche km fino a trovare la deviazione per il campeggio Base Camp Cucco, che si stacca a destra all’altezza del ristorante Il Rifugio.

Salire la ripida strada cementata e proseguire oltre il campeggio su sterrato fino a giungere in un piazzale dove a sinistra si trovano i parcheggi ufficiali delle falesie del Monte Cucco.

Da qui, imboccare a piedi la sterrata con bolli bianchi e rossi in leggera discesa per un centinaio di metri circa fino a trovare una traccia che si stacca a sinistra e che risale rapidamente verso la parete, giungendo sotto l’imponente parete del settore Anfiteatro.

Una volta raggiunta, vedrete alla vostra destra l’inconfondibile profilo del Campanile che va raggiunto seguendo il sentiero che costeggia la parete fino alla base dello stesso. Qui infilarsi in una strettoia tra le rocce che scende ripidamente e che in breve porta al settore “placca del polpaccio”, nella parte più bassa del Campanile.

Proseguire nel bosco di fronte a voi per circa 20 metri, poi risalire con un’altra traccia in direzione opposta che riporta al Campanile, proprio di fronte alla linea della variante (alcuni spit grigi ben visibili).
Subito a sinistra, su discesa terrosa, si trova invece l’attacco della via originale, riconoscibile da una spalla/diedro qualche metro in alto a sinistra e da un unico vecchio spit visibile.

Descrizione dei tiri

Attenzione: giunti all’attacco, osservando il primo tiro originale e la variante alla sua destra, alla fine abbiamo optato per quest’ultima perché la roccia sembrava più pulita e la chiodatura meno anziana.
A posteriori però, crediamo sia più conveniente salire il tiro originale, in quanto la variante l’abbiamo trovata piuttosto dura rispetto al 5c nominale! 😅
Difatti poi, ne abbiamo fatta solo metà, uscendo verso la via originale all’altezza della prima sosta.

Campanile: Spigolo Sud con variante di attacco

  1. L1 (variante) – 5c+, poi 4c (45m) – Salire la placca in leggera diagonale sinistra, rimontare una spalletta, quindi in verticale su placca appoggiata ma delicata fino ad uno spit.
    Da qui il tiro piega decisamente a sinistra con passi aleatori. Possibile in alternativa raggiungere un albero con cordone più in verticale e poi da lì seguire a sinistra (ignorare gli spit sotto) fino a ricongiungersi con le protezioni del secondo tiro della via originale.
    Proseguire in verticale su placca un po’ vegetata ma più facile e lavorata seguendo una fessura fino ad uscire su un terrazzino alla base di uno spigolo dove si sosta.
  2. L2 – 5c, poi IV (35m) – Primo passo in leggero strapiombo, con appigli e appoggi migliori a sinistra. Riequilibrarsi sullo spigolo e salire in verticale fino ad uscire dal primo muro (ultimo passo meglio a destra).
    Proseguire su spigolo appoggiato ma sprotetto fino a dei massi (ch. rosso alla base) che si rimontano facilmente. Aggirare poi la pianta in vetta verso sinistra e sostare su di essa.

Allestire quindi una calata di circa 15 metri sfruttando i cordini sulla pianta, raggiungendo un ampio terrazzo. Da qui, è possibile proseguire sulla “Fessura della tarantola” (come abbiamo fatto noi, IV / V) o sulla via Aquarius (5c/6a).

Fessura della Tarantola

Si tratta della via che si trova proprio di fronte al punto di calata dal Campanile, che parte sopra un evidente buco. Se preferite qualcosa di più piccante, la linea Aquarius è quella subito a destra e sale su placca compatta.

L1 – IV, IV+, IV (25m) – Dal bordo destro del grosso buco sul terrazzo, seguire in diagonale sinistra una facile placca a buchi (grande clessidra dopo pochi metri) e raggiungere uno spit sopra ad una lama distaccata.
Quindi più in verticale (passo leggermente aggettante) fino ad un albero con cordone, quindi per placca più facile uscendo poi su cengia dove si sosta su albero.

L2 – V, IV+, III (15m) – Passo strapiombante su buone prese (ch. con anello a sx), poi in verticale (altro ch. a sx) fino ad una pancetta sprotetta che si rimonta salendo fin sotto il tetto dove si può proteggere a friend in una spaccatura orizzontale. Quindi uscire a sinistra del tetto nell’intaglio (sosta sul bordo dell’uscita).

Discesa

Dal termine della via, entrare nel bosco e seguire a sinistra tra gli alberi rimanendo sempre entro pochi metri dal bordo della falesia. Dopo un centinaio di metri, guardando sul bordo, si trovano delle corde fisse che permettono di scendere verso il bellissimo settore Canyon che va attraversato completamente.
Al suo termine, seguire sempre in discesa sfruttando nel breve alcune corde fisse + linea ferrata.
Poi per sentiero si torna rapidamente al parcheggio del Monte Cucco (15 min circa dalla vetta).

Giudizio

Divertente e remunerativo collegamento, con arrampicata piacevole e su roccia sempre buona e per niente unta, come invece spesso accade qui alla base del Monte Cucco.

La salita del Campanile è protetta quasi integralmente a spit anche se possono essere utili alcuni cordini per integrare su pianta o in clessidra ed eventualmente qualche friend (più utili sulla Fessura della tarantola nel secondo tiro).

C’è un po’ di vegetazione a disturbare la salita, ma niente di drammatico e onestamente la scalata rimane sempre piacevole e divertente.

Il primo tiro originale è un po’ sporco e terroso, motivo per il quale abbiamo scelto la variante. Ma probabilmente è ben più semplice da salire e quindi nel caso lo consiglieremmo alle cordate con poco margine sul grado.

Nel caso seguiste la linea originale, vi consigliamo comunque di saltare la prima sosta perché abbiamo letto che non è tanto in salute, quindi meglio proseguire fino alla sosta superiore sotto lo spigolo con un unico tiro da 40 metri circa.

Pur non essendo molto lunga, questa via è di soddisfazione per l’atmosfera “alpinistica” che si respira salendola, per la bella esposizione di alcuni punti e per i passaggi che sono vari e divertenti da scalare.

Quindi assolutamente consigliata a tutti quelli che cercano qualcosa di intrigante su gradi non troppo elevati!

Consigli per gli acquisti pippe-friendly, finalese e dintorni:
Alla Rocca di Perti
Via Smaram
Via del Vecchio
Via Simonetta
Via col Vento
Al Monte Cucco
Via il Gufo e Via La Torre
A Capo Noli
Cercando sul Mare
Falesia degna di menzione perchè particolare per l’ambiente
(ce ne sono mille, ovviamente, ma questa se non la conoscete merita una visita)
Nolitudine a Capo Noli

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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