Via Simonetta – Rocca di Perti (ovest) – Finale

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Rocca di Perti – Finale Ligure (SV) – via d’arrampicata – Difficoltà max V+ – sviluppo 150 m – esposizione S/O – avvicinamento 20 min.

Da bravi “girasoli” quali siamo, anche questo weekend abbiamo percorso svariati chilometri per sfuggire al maltempo diffuso su tutto il nord Italia.

Finale s’è rivelato anche questa volta un porto sicuro, dove siamo riusciti a fare una via lunga, il bagno a mare, una cena con vista e pure una falesiata il giorno successivo, per non farci mancare proprio nulla.

La via Simonetta è da annoverarsi tra le vie più facili di tutta Finale Ligure e non regala chissà che dal punto di vista dell’arrampicata. In compenso per un weekend di relax è decisamente la via perfetta, su roccia piuttosto buona, ben chiodata e senza pensieri.

Sempre sulla Rocca di Perti se siete a caccia di vie facili, possiamo consigliarvi la Via col Vento sulla Perti Nord (fatta) o lo spigolo nord (manca), entrambe alla portata dei brocchi e con gradi decisamente morbidi.

Avvicinamento

Dall’uscita dell’autostrada di Finale Ligure si scende fino a Finalborgo (a sinistra alla rotonda) e si seguono poi le indicazioni per Calice Ligure con una strada che riporta verso monte.
Superato il ponte dell’autostrada si prosegue ancora per circa 1km fino a trovare sulla destra una ripida strada con l’indicazione “Rocca di Perti“.

La si segue fino ad un tornante dove diventa sterrata e si abbandona l’auto in uno degli spiazzi disponibili.

Si prosegue quindi a piedi lungo la sterrata per circa 500 metri fino a trovare sulla sinistra in corrispondenza di un ometto un sentiero con l’indicazione per la Falesia dei tre porcellini.

Si sale ripidamente nel bosco fino ad un bivio dove entro pochi metri sulla sinistra, in corrispondenza di uno spiazzo roccioso, si trova l’attacco (scritta “Simonetta” su roccia, circa 15/20 min dal parcheggio). Accanto ci sono altri monotiri con nomi di donna.

Descrizione della via

La via è piuttosto discontinua e presenta più punti di collegamento camminabili.
Bello il quarto tiro. Per il resto, accontentatevi 😉

  1. III (20mt) – Salire verticalmente e seguire poi una rampa in diagonale destra fino alla sosta su un terrazzino.
  2. IV (25mt) – Spostarsi in diagonale destra fino sotto un tetto, rimontare poi a sinistra e superare un diedro con qualche passo un po’ unto uscendo poi su sentiero. Proseguire fino in fondo al sentierino e sostare su grossa radice.
  3. III (20mt) – Salire le roccette sopra alla sosta, poi camminare verso destra tra arbusti fino alla base di una placca dove si sosta, in corrispondenza di un terrazzo.
  4. V- (20mt) – Risalire la bella placca a buchi per qualche metro, ignorare una sosta e poi tenersi un po’ a sinistra puntando a una evidente lama verticale. Risalirla con bei passi fino a prendere dei grossi buchi, quindi traversare a destra per un paio di metri fino ad un terrazzino con sosta.
  5. IV (20mt) – Salire per un diedro / caminetto sopra alla sosta, quindi obliquare a destra per tratto camminabile fino alla sosta.
  6. II (25mt) – Tiro di collegamento: salire sopra ai massi e seguire l’evidente sentiero alla base della parete fino ad incontrare, subito dietro lo spigolo, la scritta “Simonetta” e la sosta.
  7. V+ (10mt) – Rimontare lungo lo spigolo con un passo delicato nella parte centrale (piede gommato). Prendere una buona presa a sinistra ed uscire quindi fino alla sosta.
  8. I (25mt) – Si cammina verso sinistra nel bosco fino ad incontrare di nuovo la scritta “Simonetta”.
  9. IV (20mt) – Salire per facili diedrini fino sotto un diedro più aggettante. Uscire quindi a destra, scavalcando un albero, sullo spigolo e per comode lame fino ad un piccolo terrazzino con la sosta.
  10. IV+ (20mt) – Affrontare lo strapiombino sopra alla sosta stando un po’ a destra, poi seguire un diedro / fessura fino alla sosta.
  11. I (5mt) – Camminare per pochi metri fino ad uscire sul terrazzo sommitale.

Discesa

Si segue il sentiero bollato che scende verso destra e si tiene la traccia principale ignorando le varie deviazioni fino a raggiungere una sella con bivio (cartelli). Prendere sempre a destra fino ad una cengia rocciosa, la Testa dell’Elefante, con svariati monotiri e bellissime grotte.
Verso la fine del settore troverete un sentierino con ometti che scende a destra nel bosco.
Seguitelo fino a reperire nuovamente la strada sterrata ritornando in breve al parcheggio.

Giudizio

Via senza pretese: va presa per quella che è.

Arrampicata facile e quasi sempre ben protetta che si può comunque integrare qua e là con qualche friend o cordino.
Ideale per i principianti o per gli “svaccati” come noi che preferiscono prendere il sole piuttosto che ingaggiarsi su qualcosa di più impegnativo ;P

Attenzione solo al fatto che le soste sono quasi tutte da attrezzare e non ci sono anelli di calata, quindi è sconsigliabile affrontare la via con possibile maltempo perché la ritirata potrebbe non essere banale.

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