CALICE LIGURE (SV) – ROCCA DI PERTI 397 m s.l.m. – Arrampicata sportiva – Via Smaram – Difficoltà 5c (5c obbl.) – Sviluppo 110 m circa – Esposizione Nord-Ovest
Rieccoci in quel di Finale Ligure e dintorni per il lungo weekend baciato da sole dell’Immacolata (e Sant’Ambroeus per i milanesi), dopo anni che mancavamo.
Si sa che il finalese è severo dal punto di vista dell’arrampicata, ma spulciando siamo riusciti a trovare tre itinerari belli e adatti anche al nostro livello di broccaggine 😉 uno per giorno, oltre a quelli che già avevamo percorso e che trovate sul blog. Al termine dell’articolo i link alle varie vie.
Prima tappa la Rocca di Perti, dove già avevamo fatto qualche via, di cui avevamo apprezzato il bel calcare e… il comodo avvicinamento, che non guasta! Dalla cima poi si gode di un rilassante panorama sul mare e sull’entroterra, infatti è meta anche di molti escursionisti.
Da sola la via – mooolto carina – non riempie la giornata, nemmeno se breve come quelle autunnali; noi però avevamo altri programmi: andare in perlustrazione per la via del giorno dopo, farci il classico aperitivo a Finalborgo, salutare gli amici Sottoesposti e vedere la loro bella bottega nel centro storico… ciliegina sulla torta, prenotare la cena, che è stata succulenta (Bastian Contrario super consigliato).
Avvicinamento
La strada che da Perti Alta porta al Parcheggio di Cianassi percorrendo il versante orientale della Rocca di Perti è attualmente chiusa ai non residenti, quindi abbiamo lasciato l’auto presso lo spiazzo che si usa per raggiungere la Falesia dei Tre Porcellini, il settore Gemme etc ovvero presso il tornante dopo il quale la strada sterrata “Località Cappelletta Nuova” diventa impraticabile, sul versante Ovest.
Da qui si prosegue a piedi lungo la sterrata fino a imboccare un sentiero sulla sinistra che arriva fin sotto le pareti: al bivio prendere a sinistra (a destra si raggiungono i Tre Porcellini) e costeggiando le pareti superare Mariangela – una delle poche scritte ancora visibili all’attacco. Prima dello Spigolo Nord dovrebbe essere possibile reperire l’attacco di Gioco Gioco, di cui solitamente si fa il primo tiro per poi procedere su Smaram… noi non lo abbiamo trovato (ma pensa 😀 ); abbiamo invece trovato delle corde fisse che aiutano a superare qualche gradone e a salire su un terrazzo vegetato dove di fronte si trova una grande grotta gialla con la partenza di due vie e a destra un piccolo pulpito su cui si sale per raggiungere l’attacco di Smaram (niente nome alla base, o almeno noi non lo abbiamo visto!).
Nel dubbio guardate le foto in cui si vede l’attacco.
Descrizione dei tiri
- L1 – 5a (20 m) – Salire su bella placca verticale a buchi molto lavorata (e molto protetta: presenti vecchi chiodi e nuovi resinati), sino ad uscire in corrispondenza di un grande incavo/nicchia nella roccia; presente vecchia sosta a terra e ulteriore sosta su resinati da collegare sulla parete;
- L2 – 5b / 5c / 5a (30m) – Spostarsi a sinistra e risalire un muretto rimanendo sulla verticale fino all’altezza di un’ampia nicchia; spostarsi quindi a destra in equilibrio (spit) e rimontare la spalla destra fino alla base del diedro/camino.
Risalirlo fino al suo termine con bella arrampicata e alla fine, traversare a destra fino allo spigolo (spit) con buone mani ma piedi delicati e in grande esposizione.
Afferrare poi la fessura subito a destra e risalirla per qualche metro in placca fino a sostare a sinistra su catena. - L3 – 5a / 5b (45 m) – questo tiro si ricollega all’ultimo tiro della via Mariangela, noi l’abbiamo unito: traversare verso destra (presenti vecchi chiodi, cordoni etc) su placca ben appigliata (5a) fino ad incontrare un alberello in una piccola nicchia, sopra il quale si vedono i golfarini della linea di Mariangela che salgono in verticale; diedrino finale prima dell’uscita non banale (5b);
- L4 – III (15m) per roccette sullo Spigolo Nord fino a raggiungere la cima e il sentiero che porta alla croce di vetta.
Discesa
Dalla croce di vetta proseguire verso sud seguendo il sentiero e tenendo la destra ai vari bivi: si raggiunge e si supera la falesia della Testa dell’Elefante e la Placca Piotti, oltre la quale sempre a destra una traccia scende ripidamente verso la strada sterrata dell’andata che riporta al parcheggio.
Sembra un giro pesca (ed effettivamente lo è!) ma tenuto conto della difficoltà di procedere nella macchia mediterranea ravanando per cercare scorciatoie, conviene decisamente questo sentiero, che comunque offre un piacevole tour di alcune pareti tra le più affascinanti della Rocca 😉
Giudizio
Via breve ma gradevolissima, i gradi proposti a noi sono sembrati corretti: i tre tiri che la compongono sono tutti diversi e con particolarità proprie, è un vero peccato sia così corta! Menzione d’onore al diedro, davvero estetico e divertente da arrampicare, con l’ultimo passaggio in piena esposizione che da’ la giusta nota piccante al tutto.
La roccia è sempre bella, ruvida, ricca.
Le protezioni a noi sono sembrate bastanti (ma sempre da verificare in caso di cordoni e vecchi chiodi), anche se sul diedro abbiamo usato un friend… perchè siamo bassi 😛 e perchè effettivamente su questo tiro le protezioni in loco sono forse un filo più distanti.
Ci è spiaciuto non individuare l’attacco di Gioco Gioco, che ci avrebbe permesso di allungare la via di un tiro: nel caso lo troviate, dalla sosta del primo tiro bisogna scendere a destra sul terrazzo presso il quale noi siamo arrivati con le corde fisse, superare la grotta gialla e salire sul piccolo pulpito per l’attacco di Smaram.
Consigli per gli acquisti pippe-friendly, finalese e dintorni:
Alla Rocca di Perti
– Via del Vecchio
– Via Simonetta
– Via col Vento
Al Monte Cucco
– Campanile, Spigolo Sud
– Via il Gufo e Via La Torre
A Capo Noli
– Cercando sul Mare
Falesia degna di menzione perchè particolare per l’ambiente
(ce ne sono mille, ovviamente, ma questa se non la conoscete merita una visita)
– Nolitudine a Capo Noli
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