Via Neverland – Corna Rossa, VII Torrione

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VALLESINELLA (1.550 m s.l.m.) – CORNA ROSSA (2.400 m s.l.m.) – Via lunga di arrampicata – Difficoltà III+ / IV grado

Questa via Neverland è forse una delle più facili della Corna Rossa ed è spesso usata dalle guide alpine per portare i clienti alle prime armi che vogliono cimentarsi sulle vie lunghe del Brenta.

Noi oggi avevamo un ospite non particolarmente avvezzo all’arrampicata e quindi ci è sembrata una via adatta per farlo divertire senza trovarsi in grosse difficoltà dal punto di vista tecnico.

Anche per chi tira la via, questa è un buon punto di partenza perché pur rimanendo una via di stampo classico, la chiodatura è presente e abbondante nei passi più duri e sicuramente è molto più facile delle classiche Detassis/Vidi e Nella Detassis al primo e secondo torrione, frequentate dalla maggior parte delle cordate.

Per quelli un po’ più bravini, la via invece è sconsigliata in quanto troppo facile e breve per potersi divertire realmente.
Considerate piuttosto le due vie proposte sopra che sono di maggiore soddisfazione.

Attenzione: le pareti di questa via vanno al sole a partire dalle 11.00 del mattino in questa stagione… quindi inutile arrivare troppo presto 😉

AVVICINAMENTO

Da Vallesinella prendere il sentiero 382 in direzione della Malga di Vallesinella di sopra. Giunti alla malga, continuare a seguire il sentiero a monte verso il rifugio Graffer (attenzione che all’altezza della malga si può perdere la strada a causa dei prati. Stare a monte della malga fino a trovare il sentiero alto).

Giunti alla base delle imponenti pareti della Corna Rossa, quando il sentiero inizia a risalire per tornanti sulla sinistra, abbandonarlo e seguire una traccia che si insinua tra i mughi e che risale ripidamente verso le pareti (ometto in corrispondenza di un secco tornante).

Bisogna raggiungere il ghiaione sommitale e avvicinarsi all’attacco delle vie che salgono il primo sperone per poi continuare su una traccia che traversa orizzontalmente sotto le pareti per circa 15 minuti fino a raggiungere il VII torrione (alla base di una via c’è una targa in legno, appesa alla parete, che aiuta a capire che si è quasi arrivati).

Per non sbagliare vi consigliamo di superare l’enorme roccia / boulder che si vede alla propria destra, raggiungere una breve risalita su detriti che aggira uno spigolo e continuare fino a trovare la scritta NEVERLAND in giallo su uno spigolo alla cui destra si trova un canalone con enormi massi incastrati e sopra al quale si vede un ampio arco strapiombante.

La via attacca appena a destra dello spigolo, poco sotto la scritta gialla.

DESCRIZIONE DELLA VIA

Attenzione: pur essendo ben chiodata per una via di stampo classico, è comunque consigliabile portarsi un po’ di friend e qualche cordino per integrare le protezioni. Non ci sono gli spit ma solo qualche chiodo piantato a mano dove necessario. Il resto sta a voi.

  1. IV (12mt) – Risalire a destra dello spigolo per 4-5 mt (1 ch), rimontare un muretto più verticale a sinistra e poi per roccette più facili fino alla sosta con due fittoni da collegare. E’ anche possibile concatenare il tiro con il successivo.
  2. III+ (25mt) – Prendere una facile rampa a sinistra della sosta che da sinistra verso destra porta verso lo spigolo. Arrampicare poi appena a sinistra dello spigolo per una quindicina di metri fino ad uscire sul prato sommitale. Consigliabile proseguire per ulteriori 5-6 metri su erba fino a raggiungere la parete successiva con relativa sosta.
  3. III (25mt) – Salire verticalmente il muretto sopra alla sosta per facili risalti fino ad un terrazzino con sosta.
  4. III (20mt) – Appena a sinistra della sosta, seguire una facile rampa in direzione dell’evidente spigolo sovrastante. Aggirarlo a destra e sostare su un terrazzino erboso.
  5. IV (20mt) – Salire verticalmente la bella parete a destra della sosta (4 ch) obliquando leggermente verso sinistra fino ad uscire sulla cresta dove si sosta su un ampio terrazzo erboso.
  6. II (25mt) – Procedere su stretta ed esposta cengia (attenti agli sfasciumi) a sinistra della sosta aggirando le rocce sommitali fino ad un canalino che risale a destra e poi per una paretina a destra di un pino mugo fino al termine della via (sosta da attrezzare su spuntone).

DISCESA

Dalla vetta si segue in orizzontale senza via obbligata con qualche passaggino roccioso di primo grado fino a vedere di fronte il rifugio Graffer che si raggiunge in pochi minuti di cammino.
Da lì prendere il sentiero verso Vallesinella, che nel giro di 45 minuti riporta alla base della parete, sul sentiero dell’andata, e poi alla macchina.

GIUDIZIO

Via didattica e senza grandi pretese. Ben protetta dove serve (è stata recentemente richiodata dalla guida alpina Mario Taller) e adatta ai corsi e alle persone alle prime armi che vogliono provare l’ebrezza dell’arrampicata in Brenta.

Il quinto tiro è forse l’unico un po’ verticale e di soddisfazione. Per il resto si sale su rampe semplici ma sempre divertenti per chi si cimenta con l’arrampicata per le prime volte.

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