Cima Piazzotti Occidentale – anello dalla Val Tronella

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Parcheggio impianti di Pescegallo (SO) 1.459 m s.l.m. – Rifugio Cesare Benigni 2.222 m s.l.m. – Cima di Valpianella (Piazzotti Occidentale) 2.369 m s.l.m. – trekking, disliv. compl. 1.050 m circa, sviluppo 12 km circa

Questo è un piccolo giro “quasi” ad anello, nato per caso girovagando sulle montagne della Val Gerola, sempre belle soprattutto in giornate con una buona visibilità.

Come dislivello e sviluppo potrebbe essere adatto a – quasi – tutti, anche perchè ha un comodo punto di appoggio costituito dal Rifugio Benigni, tuttavia nel modo in cui lo abbiamo fatto noi presenta un tratto in cresta molto esposto e delicato, che lo rende inadatto a persone che non hanno abitudine a questo tipo di terreno (vedere la sezione Giudizio per ulteriori info).

Siamo stati accolti da numerosi stambecchi, anzi… stambecche, con relativi cuccioli al seguito, per nulla intimorite anzi, quasi moleste con l’amico Andrea (l’hanno seguito per un tratto in discesa!)

E’ il bello delle Orobie, gli stambecchi non mancano mai!

Abbiamo visto una cordata impegnata sui Denti della Vecchia, nonostante il caldo, e scoperto che sul traverso che collega la Val Tronella alla Valle del Rifugio di Salmurano hanno attrezzato una piccola falesietta con monotiri super easy, di cui ignoravamo l’esistenza.

Descrizione del percorso

Lasciamo l’auto nel comodo parcheggio degli impianti di Pescegallo, incamminandoci nel bosco sul sentiero che parte al di sotto del punto di ristoro e raggiungendo la Baita del Dossetto.

Da qui andiamo oltre senza deviare, seguendo le indicazioni per la Val Tronella. Dopo essere usciti dal bosco ci si imbatte in un bivio che puntando a sinistra (faccia a monte), permette di spostarsi sul versante occidentale della Val Tronella, raggiungendo il laghetto artificiale denominato Sorgente: il caldo di questa stagione ha riempito di alghe verdissime le sue acque, un tempo limpide.

Proseguendo sempre sul versante occidentale si risale a questo punto più ripidamente tutta la valle, puntando ad una bocchetta, con un ultimo tratto di semplici roccette all’interno di un piccolo e breve canale. Si sbuca così sulla piana del Rifugio Benigni, circondato dai suoi laghetti alpini.

Con circa altri 100 metri di dislivello si raggiunge la Cima di Valpianella, anche detta Cima Piazzotti Occidentale, con una vista che permette di traguardare tutto l’orizzonte (Pizzo Badile, Monte Disgrazia e chi più ne ha più ne metta!)

In discesa optiamo per una via alternativa, che prevede comunque di raggiungere di nuovo il Rifugio: da qui si segue il profilo dell’altopiano fino alla rosa delle vette, cominciando poi la discesa in cresta su semplice traccia e puntando al Passo di Salmurano: questo tratto può essere non privo di rischi quindi fate attenzione.

Raggiunto il Passo di Salmurano si scende fino all’altezza degli impianti, dove si recupera un sentiero sulla sinistra (faccia a valle) che passa proprio al di sotto dei Denti della Vecchia; traversa in leggera salita tutta la bastionata, oltrepassando una piccola falesia con 7 semplici monotiri (sono presenti catene e vari “aiuti” quasi fosse una ferrata!) e dribblando i parasassi.

Questo taglio porta nuovamente al laghetto artificiale incontrato all’andata, dove però noi imboccheremo quello che crediamo possa essere il Sentiero dell’Uomo Selvatico, ovvero quello che costeggiando un torrentello percorre il lato orientale della Val Tronella. Questo sentiero è davvero bello, e conduce fino alla Baita del Dossetto.

Da qui come per l’andata.

Giudizio

Come accennato l’impegno fisico di questa escursione non è affatto elevato e non vi sono particolari difficoltà per chi è avvezzo a sentieri minimamente esposti.

Tuttavia il tratto di cresta che consente di discendere fino al Passo di Salmurano, per come lo abbiamo fatto noi, prevede qualche passo in disarrampicata e un’esposizione che lo rendono oggettivamente pericoloso: da affrontare con consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità.
Niente di difficile, ma una caduta qui può essere fatale. E’ un taglio che si può aggirare attraverso sentiero, tra l’altro, con poco dispendio di energie.

Per il resto si tratta di un bel giro al di fuori dei percorsi più battuti dell’alta Val Gerola: non è che non troverete nessuno, soprattutto in alta stagione, ma sicuramente è meno affollato delle classiche gite al Lago di Pescegallo!

Se vi piace questa zona (come fa a non piacervi?!?) guardatevi anche:
per le invernali una escursione scialpinistica partendo da Pescegallo;
per un giro di cresta alpinistico la Mezzaluna;
per chi arrampica la Via Francesca alla Cima Piazzotti (Orientale però!!!), con un diedro FANTASTICO;
per chi vuole un trekking ben più impegnativo questo
giro.


Ph foto di copertina: Andrea, l’uomo che sussurrava alle stambecche 😉

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