Via Robynid – Placche di Oriana – Settore sinistro

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COURTIL, fraz. Hone (AO) 1.230 m s.l.m circa – PLACCHE DI ORIANA, settore sinistro 1.630 m s.l.m. circa – Arrampicata Sportiva – Difficoltà 5b – Sviluppo 150 m circa – Esposizione est

Siamo rientrati da poco dall’Indonesia e dopo quasi un mese di stop avevamo la necessità di riprendere ad arrampicare, magari sul facile e in una situazione “plaisir”.

Ci siamo ricordati delle buone vecchie placche di Oriana che già in passato ci avevano regalato piacevoli scalate di questo tipo come ad esempio lo spigolo verde, la via degli scialpinisti o lo spigolo Hindu Kush.

Questa volta abbiamo deciso di provare una via sul settore sinistro per cambiare un po’ e la scelta è ricaduta su Robynid, una delle vie più facili di quel settore.

Purtroppo a posteriori dobbiamo dire che non si è trattato di una scelta azzeccatissima perché la via si è dimostrata discontinua, con tratti erbosi fastidiosi e roccia non eccezionale, tranne che nell’ultima parte dove invece la via diventa più bella e interessante.

Detto questo, per due tiri su sei, crediamo non valga tanto la pena di scegliere questa linea quando ce ne sono molte altre di maggiore soddisfazione.

Riportiamo comunque la nostra relazione dell’itinerario per i curiosi, anche perché altre persone invece pare abbiano apprezzato la via e quindi come sempre il parere è soggettivo.

Avvicinamento

Raggiungere in auto la frazione di Courtil e parcheggiare nei pochi spazi limitrofi al paese.
Nonostante il divieto, alcuni parcheggiano direttamente sui prati al Plan Fiou, ma lo sconsigliamo in quanto si sta ovviamente violando un divieto, oltre al fatto che si tratta di una zona alpina dove le auto sarebbe meglio non circolassero.

Dal paese, imboccare il sentiero 4a che sale più direttamente nel bosco oppure seguire la strada asfaltata fino a raggiungere il Plan Fiou, in prossimità dei ripetitori.

Proseguire sulla strada in direzione dei ripetitori.
Dopo un tornante a gomito, dove la strada diventa rotta, proseguire altri 50 metri fino ad individuare un ometto sulla sinistra, in una pietraia.

Seguire gli ometti che poi entrano nel bosco e raggiungono la parete, proprio di fronte alla via Robynid (30-40 minuti circa da Courtil, 10 minuti dal Plan Fiou) indicata da una targa metallica.

Descrizione dei tiri

  1. 5a (25m) – Seguire una specie di rampa diagonale in direzione destra, superare poi un paio di metri più verticali ed uscire a destra di una roccia su terra; rimontare la roccia al suo termine verso sinistra e sostare subito sopra. Tiro non bello e abbastanza storto.
  2. 5b (20m) – Salire per terreno appoggiato fino a quando la parete si verticalizza.
    Passo di decisione (più facile in spigolo verso destra), poi con movimenti delicati salire verso uno strapiombino ed aggirarlo a destra uscendo su terra.
    Spostarsi 3 metri a sinistra (facendo attenzione che nell’ultima protezione non c’è la piastrina) e raggiungere la sosta.
  3. 5a, 5b 1p. (30m) – Brutto tiro su roccia spesso bagnata e scivolosa. Salire degli speroncini, prima verso destra, poi a sinistra, quindi in verticale con passo più duro (5b).
    Infine per erba e terra seguendo una corda fissa verso sinistra fino alla sosta.
  4. 5b, 5a (30m) – Alzarsi a sinistra su erba, raggiungere un’ostico muretto verticale che si supera più facilmente alzandosi a destra per rampa e rimontando poi con decisione.
    Seguire quindi una bella placca appoggiata fino alla sosta.
  5. 5a, passi di 5b (30m) – Altro muretto verticale in partenza: anche qui partire a sinistra e spostarsi a destra in equilibrio rimontando in placca più facilmente.
    Seguire poi la stupenda placca di movimento uscendo infine 3 metri a sinistra fino alla sosta vicino allo spigolo.
    Attenzione al probabile vento forte. Bel tiro!
  6. 4b (25m) – Altro bel tiro: si sale in placca in prossimità dello spigolo con mani e piedi spesso generosi e roccia piacevole. Raggiunto un alberello, spostarsi 2 metri a destra e salire in verticale fino all’aerea sosta di vetta.

Giudizio

Via a nostro avviso non bellissima, a causa della discontinuità nell’arrampicata in diversi tratti e alla roccia che in tutta la prima parte sembra scivolosa, con movimenti storti e poco intuitivi.

Di tutt’altra fattura la seconda parte, con placche stupende e divertenti, nel nostro caso però resa comunque poco godibile dal forte vento e dal mal di piedi causato da un mese di stop senza scarpette (problema nostro ovviamente, niente di oggettivo).

I tratti erbosi e bagnati danno spesso fastidio e non ti fanno mai sentire del tutto “in parete”, rendendo la scalata più una congiunzione di pezzetti di roccia che una vera e propria arrampicata.

Gli ultimi due tiri comunque sono davvero molto piacevoli e giunti in cima, in una bella giornata, si gode di una vista notevole sul Cervino e sul Rosa, dritti di fronte sul versante opposto della val d’Aosta.

Fate attenzione al fatto che la via va in ombra già verso le 13, cosa che combinata al probabile vento regala un bel freddo con cui fare i conti 😉

La chiodatura comunque è ben ravvicinata, anche se spesso obbligatoria. Forse un po’ più lunga in placca, ma lì la roccia è più generosa.

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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