PONT VALSAVARENCHE (2.000 m s.l.m.) – PARETE DEL NIVOLET (2.300 m s.l.m.) – Via il Barba – Arrampicata sportiva – Difficoltà 5c S1+ (5b MOLTO obbl.) – Sviluppo 220 m – Esposizione SUD
Per quanto uno si senta padrone della propria vita, noi montagnini dipendiamo tutti quanti dal meteo e infatti anche stavolta abbiamo dovuto improvvisare al venerdì pomeriggio per poter trovare due giorni di sole consecutivi da qualche parte!😉
Ma quando abbiamo visto che il sole si trovava in Valsavarenche, eravamo sicuramente MOLTO CONTENTI di tornarci!
Si tratta di un luogo magico, del cuore, con un paesaggio davvero unico e indimenticabile!
Quassù abbiamo vissuto in tempi diversi varie avventure, dai campeggi con la parrocchia, alle passeggiate, fino alla salita del Gran Paradiso fatta in età adulta.
Ma mai prima d’ora eravamo venuti per scalare in questa zona e anche qui abbiamo avuto le nostre belle soddisfazioni!!
La parete del Nivolet offre due vie sportive (da quello che sappiamo noi): una un filo più datata (via Di fronte al Paradiso) e una piuttosto recente, ovvero la via Il barba (apritori L. Bizzotto, T. e A. Fiorenza, D. Leone, I. Tosso, S. Marcatto, M. Gianinetto), che infine abbiamo scelto basandoci sui commenti delle persone.
Sulla stessa parete, qualche centinaio di metri più a destra, vi è un’ampia falesia (Belvedere di Fosse), con vista mozzafiato e tanti tiri su cui giocare.
Ce n’è per tutti, anche se l’arrampicata su questo gneiss ha dato qualche filo da torcere a noi lombardi più abituati al calcare delle nostre cime limitrofe!😅
I gradi sono a nostro avviso disomogenei, ma forse abbiamo sbagliato nell’interpretare lo schema della falesia, non proprio chiarissimo, posto alla sua base.
Ciò non toglie che siamo stati benissimo, anche grazie all’accoglienza magnifica del camping Gran Paradiso che ci ha trattati come signori: personale gentile, amichevole e molto disponibile, barbecue, boschetto, cascatella limitrofa, bar, mini-market e il supporto di Franco, Guida Alpina onoraria che gestisce il tutto alla grande (oltre ad un super grazie ad Alessandro per l’ottima accoglienza e gentilezza!!). Camping perfetto anche per i bimbi, che hanno spazi appositi per giocare e una mini falesietta accanto al market (qualche fotina di questo bel campeggio la trovate nella Gallery).
La via “Il Barba” poi, è davvero una piccola perla a nostro avviso!
Arrampicata prevalentemente tecnica, chiodata intelligetemente, roccia ottima, poche discontinuità e grado omogeneo e mai banale sul 5/5+.
Se non siete proprio a limite grado, vi divertirete sicuramente e l’ambiente è tra i più belli che vi possano capitare, con una vista superlativa sul gruppo del Gran Paradiso.
Davvero posto top!!
Avvicinamento
Si sale la Valsavarenche fino alle prime case di Pont, subito oltre le quali una strada prosegue dritta verso il paese e un’altra strada fa un tornante verso destra diventando quasi subito sterrata.
Si segue quest’ultima, parcheggiando poche centinaia di metri dopo, in corrispondenza di una stanga.
Circa 100 m oltre la stanga, imboccare un sentierino nel prato che va verso sinistra e in breve inizia a salire ripidamente nel bosco.
Dopo una ventina di minuti, superato un traliccio, si arriva in vista di una cascata e si incontra una pietraia segnata con ometti.
Qui seguire gli ometti che attraversano la pietraia; continuando verso destra (ometto non molto visibile) si raggiunge invece la falesia Belvedere di Fosse dopo una quindicina di minuti circa.
Al termine del ghiaione salire ancora per ripida traccia su prato fino alla base di una parete: aggirarla a sinistra e continuare sulla traccia fino alla parete successiva dove termina il sentiero e si nota sulla destra la placca di alluminio con la scritta “Barba” che segna l’attacco della via. A sinistra invece un cordone segna l’attacco di Di fronte al Paradiso.
Descrizione dei tiri
N.D.R. : in questa relazione stiamo riferendo più o meno i gradi “nominali”, con micro-variazioni nostre sul percepito. Sappiate che nell’insieme, a noi questa via è sembrata di 5c obbligato, motivo per il quale consiglieremmo di considerare sempre mezzo grado di difficoltà in più a tiro rispetto a quanto riportato sotto. Poi magari è solo percezione nostra, ma crediamo sia opportuno saperlo prima, soprattutto se si va a scalarla con poco margine rispetto al grado😜.
- L1 – 4c (25m) – Salire la placca appoggiata a destra della targa proseguendo dritti fino ad una rimonta su roccia nera che porta sotto una specie di tettino.
Risalire la roccia nera circa a metà, poi seguire la placca a sinistra aggirando il tetto, quindi ancora in verticale, infine uscire in sosta sulla destra. - L2 – 5a, 1-2 passi 5b (25m) – Tiro su stupenda placca tecnica, con passi di movimento.
Salire praticamente dritti fino quasi sotto un piccolo tettino. Qui la chiodatura si allunga ma volendo si può proteggere con friend medio sotto il tetto.
Conviene alzarsi a destra verso una lama con cui proteggere, poi spostarsi a sinistra per aggirare il tetto, quindi ancora dritti, uscendo infine a destra su cengia dove si sosta. - L3 – 5b (40m) – Alzarsi in diagonale destra verso uno spit, poi proseguire per placche appoggiate ma spesso delicate fino ad una cengetta.
Affrontare quindi una parete verticale più dura a vedersi che a farsi, per fortuna ben chiodata e con ottime mani e piedi tenendosi a sinistra degli spit.
Poi per terreno più facile fino alla sosta (la prima sosta che si incontra è dell’altra via. Traversare altri 2m a destra per la sosta di Barba su catena). - L4 – 5b (25m) … ma facciamo anche 5c – Spostarsi ancora a destra su erba, alzandosi poi fino alla parete rocciosa dove si supera una prima balza di circa mezzo metro per poi risalire la parete verticale a destra di una lama. Passo piuttosto duro nel mezzo, poi più facile fino alla sosta.
- L5 – 4c, 5c, 5a (30m) – Salire in verticale / diagonale destra puntando ad una placca nera rettangolare sotto un piccolo tetto, raggiungerla, alzarsi sfruttando la spalla di sinistra e spaccare a destra andando poi a prendere delle reglettes per le mani che consentono di traversare delicatamente a destra. Qualche metro di traverso, quindi in verticale, uscendo infine a sinistra dove si sosta su cengia.
- L6 – 4c (20m) – Salire in direzione del tetto nero e dopo aver spittato, alzarsi a sinistra su dei blocchi, infilandosi poi in una sorta di camino vegetato tra due massoni.
Quindi prendere la sommità del massone di sinistra e seguirla, evitando la vegetazione fino ad un terrazzo con la sosta. - L7 – 5a, 5b (25m) – Altro tiro bellissimo: salire in verticale, superare una facile rimontina ben ammanigliata per salire sulla placca, poi seguire sempre in diagonale destra fino ad un punto con passo più delicato e aleatorio, ma con spit abbastanza vicino.
Quindi dritti fino alla sosta finale.
Discesa
Con tre calate, con doppie da 60 m, si può tornare alla base della via.
Dall’ultima sosta, calarsi fino alla sosta di L5 (quella sotto il tetto nero).
Poi fare una seconda calata da quasi 60 metri fino alla sosta di L3 (tutta a sinistra, guardando la parete).
Infine in verticale fino a terra con altri 50 e passa metri.
Giudizio
Via stupenda, che vale davvero una ripetizione e non solo per l’ambiente da favola.
Il CAI Chivasso ha fatto veramente un ottimo lavoro di chiodatura, mettendo gli spit nei punti giusti, dove servono e dove sono comodi per la spittata, lasciando il giusto pepe nella scalata ma senza mai creare situazioni di pericolo.
La linea scelta è molto intelligente e i tiri sono quasi tutti belli, con un impegno parecchio costante e omogeneo sul 5+ …talvolta qualcosa in meno, talvolta qualcosa in più.
Se quello fosse il vostro limite, non fatela😅….è consigliabile un filo di margine rispetto al grado con questa continuità, altrimenti rischiereste di stressarvi in Paradiso😜. Detto questo, ogni sosta è attrezzata e ha il suo anello di calata. L’arrampicata è molto tecnica e continua, di lettura e movimento.
I friend sono abbastanza superflui ma noi un paio (misure medie) li abbiamo usati: uno sul secondo tiro dove segnalato nella relazione e uno per raggiungere il primo spit di L3….abbastanza inutile, ma c’era una bella fessura😁.
Tarda primavera e inizio autunno i probabili momenti migliori per salirla: nonostante la quota, la parete è in pieno sud e in estate si è un po’ al limite.
Oggi era forse troppo caldo, ma non abbiamo sofferto esageratamente.
Rispetto alla dirimpettaia via “Di fronte al Paradiso”, questa via “Il Barba” SEMBRA più interessante, almeno da quanto abbiamo visto (le vie sono molto vicine tra loro) e da quanto abbiamo letto in giro come opinioni.
A voi, però, la scelta!😉
Disclaimer
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