Valle del Ferro – Le splendide valli laterali della val di Mello

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SAN MARTINO (SO) (950 m) – BIVACCO MOLTENI VALSECCHI (2.510 m) – dislivello: 1500mt – escursionistica

Abbiamo ripercorso i nostri passi in questa splendida valle in novembre, a distanza di qualche anno, cosa che ci ha permesso di godercela anche in veste autunnale. Che dire, forse ancora più bella! Merita senz’altro arrivare almeno fino alle cascate alte.
A fine articolo trovate sia le foto primaverili sia quelle autunnali: a voi la scelta!


E’ stato un maggio decisamente piovoso quello del 2018 e riuscire ad organizzare gite lunghe è stato molto difficile, per non dire impossibile.
Per la maggior parte dei weekend, ci siamo accontentati della falesia o di qualche vietta di arrampicata non troppo lunga.
Ma anche l’allenamento di gamba vuole la sua parte e così – per evitare di ripetere la Grignetta per 287° volta – questa domenica abbiamo scelto di andare ad esplorare la prima delle 4 valli che si innalzano verticalmente sul versante nord della val di Mello: la valle del Ferro.

L’origine del nome non ha a che vedere con la presenza di ferro, bensì deriva dal colore che prendono certe rocce che si incontrano lungo il sentiero durante certe ore della giornata.
Si tratta di una valle abbastanza solitaria: noi durante tutto il giorno non abbiamo incontrato anima viva, ma probabilmente d’estate il passaggio di persone sarà più frequente.

Descrizione dell’itinerario

Giunti al paese di San Martino (SO), parcheggiamo nel parcheggio libero che si trova accanto al centro sportivo comunale, al termine delle case, oltre un ponticello (ndr: questo parcheggio non è più “libero”, bensì a pagamento, sigh!). In questa stagione troviamo poche macchine, probabilmente anche a causa della giornata che il colonnello non segnala come bellissima.
Dal parcheggio, si imbocca subito un sentierino che costeggia il torrente e che nel giro di breve porta in un boschetto. Ci sono un paio di bivi se non ricordo male: noi abbiamo preso sempre la strada che andava più in salita e abbiamo azzeccato (ndr: il sentiero è attualmente molto ben segnalato).
Dopo una decina di minuti nel boschetto si sbuca sulla strada asfaltata che entra in val di Mello e bisogna percorrerla per circa mezzo km fino ad incontrare una piccola cappella dietro la quale è indicato il sentiero per la valle del Ferro.

Già dall’accesso si capisce che in questa valle non manca certo l’acqua!
Guardando in alto vediamo bene le numerose cascate che scendono dalla valle e che viste da vicino sono davvero bellissime.
La prima si incontra dopo pochi minuti di cammino nel bosco, ma per vederla da vicino è necessario prendere una breve deviazione laterale sulla destra che porta proprio sotto la cascata.
C’è anche una via di arrampicata che risale le belle placche di granito sul lato sinistro della cascata (ad occhio sembrava facile ma non abbiamo approfondito).
Il sentiero procede poi nel bosco con delle lunghe S che ci innalzano piano piano fino ad una seconda cascata, questa volta ammirabile direttamente dal sentiero che ci passa proprio accanto.

Video della cascata del Ferro in versione autunnale

Successivamente il bosco si dirada fino ad uscire su fantastico alpeggio, dove troviamo svariate pecore che pascolano per conto loro e che si allontanano in massa appena ci vedono arrivare.
Qui si attraversa il fiume grazie a dei ponticelli e si passa davanti alla Casera del Ferro (1.657mt), una piccola casetta in pietra che serve dai riparo ai pastori che occasionalmente vengono su a controllare il gregge.
Questo punto è impreziosito da diverse placche di granito da cui scendono altre 4 cascate che regalano un paesaggio da favola.

Raggiunta la sinistra orografica del torrente si prosegue la salita sul lato destro della valle attraverso un ripido pendio che permette di superare la bastionata rocciosa alla sua destra.
Poco più a monte troveremo un residuo nevoso in un canale che sembra poco stabile (vediamo dei buchi nella neve), così decidiamo di passare tra le piante più a monte ed evitare l’attraversamento del canale nevoso.
Ripreso il sentiero, si traversa di nuovo verso il centro della valle e poi si procede verticalmente per prati fino a giungere ad una casetta a quota 2.100mt circa.
La casetta è chiusa a chiave quindi supponiamo essere la casa vera e propria dei pastori.

Saliamo ancora un centinaio di metri di dislivello e arriviamo in vista del bivacco Molteni che si trova circa a 2.500 mt di altezza.
Il meteo però non è dalla nostra parte e iniziamo a sentire un po’ di gocce, così decidiamo di accontentarci e di scendere in fretta e furia fino alla casetta vista poco sotto.

Tempo di sgranocchiare qualcosa e ci buttiamo di volata verso valle in quanto siamo decisamente a rischio acquazzone primaverile.
Per fortuna il tempo reggerà e ci permetterà di arrivare alla macchina senza prenderci una sonora lavata.
A quel punto, non sazi, andremo a mangiare due pizzoccheri a San Martino e poi anche a fare un paio di tiri di arrampicata al Sasso Remenno (o meglio….arrampicherà solo Samu che ha evitato i pizzoccheri! :P).

Giudizio

Bella escursione in ambiente da favola e poco frequentato.
Arrivando fino al bivacco, si incrocia il Sentiero Roma ed è possibile a quel punto spostarsi verso la Val Qualido (a destra, oltre il passo Qualido) o verso la Val Porcellizzo (a sinistra, oltre il passo del Camerozzo).facendo un lungo giro ad anello.


Foto “primaverili”


Foto “autunnali” qualche anno dopo!


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