Penisola di Shakotan, Hokkaido: la leggenda della roccia solitaria

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Shakotan Peninsula e Cape Kamui, Hokkaido – micro trekking adatto a tutti

A un paio d’ore d’auto (a velocità nipponiche!) da Sapporo merita una visita la penisola di Shakotan: il paesaggio che si gode da qui è molto particolare, ma soprattutto noi dovevamo far pratica con la guida dell’auto a noleggio prima di imbarcarci nel periplo di tutta l’isola!

Se riuscite a fermarvi lungo la strada -”se”, perché la costa è abbastanza scoscesa e i punti in cui si può parcheggiare a bordo carreggiata pochi, osserverete delle strane formazioni rocciose che sembrano “scherzi dei giganti”. Una di questa è la Candle Rock, anticipazione di quello che vedrete più avanti a Cape Kamui. Arrivati al capo, una volta raggiunto un comodo parcheggio, si può fare una passeggiata lungo i sentieri -sempre segnati e delimitati, guai a uscire dal percorso- che portano all’estremità della penisola e al punto panoramico più alto, da dove poter ammirare la bellezza di questo scenario naturale assai particolare.

La leggenda narra di una ragazza che si innamorò di un capo Ainu, e quando questi dovette fuggire al nord inseguito dai propri nemici, ella fu disposta a seguirlo solo fino a Cape Kamui; lui si imbarcò e lei lì rimase, fino a trasformarsi nell’enorme menir che si erge in mezzo all’oceano, al limite della penisola. Ovviamente maledicendo tutte le donne che si fossero recate in questo luogo, tant’è cha all’inizio del sentiero pare esserci un cartello che dissuade gli esponenti del gentil sesso ad avventurarsi oltre (pare, perché il cartello è scritto solo in giapponese, quindi ci siamo dovuti fidare!)

In sé il sentiero è una bella seccatura: molto frequentato proprio perché si tratta di una passeggiata accessibili a tutti, delimitato da staccionate, spesso si è costretti a camminare in coda o ad incrociare scomodamente il viavai dell’opposto senso di marcia. E questo offusca un po’ il fascino e la sensazione di immersione nella natura che ci si aspetta in un luogo di tale bellezza. Ma per questo avremo tempo durante la rimanente parte del nostro viaggio in Hokkaido!

Altro posto carino lungo la strada è la cittadina di Otaru con il suo canale, noi l’abbiamo vista di giorno, ma crediamo sia molto più romantica la sera, con l’illuminazione che si riflette nello specchio d’acqua… dicono vi si possa trovare un ottimo Dunburi (don con ricci di mare)… purtroppo a uno dei due non piece il pesce …sigh!

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