Normale al Cinquantenario + Marimonti alla Torre Cecilia: superclassica della Grignetta

PIANI DEI RESINELLI 1.250 m s.l.m. circa – TORRIONE DEL CINQUANTENARIO 1.743 m s.l.m. – TORRE CECILIA 1.830 m s.l.m. circa – Arrampicata classica – Via Normale + Cresta Marimonti – Difficoltà max IV+ – Sviluppo complessivo 220 m circa – Esposizione Nord Ovest

Altra bella esperienza in Grignetta su uno dei pinnacoli più iconici del lato Rosalba, il Torrione del Cinquantenario, e la limitrofa e più imponente Torre Cecilia: abbiamo scelto il concatenamento più semplice… o meglio, era quello che ci potevamo permettere su queste specifiche pareti 😀 😀 😀

Con Andrea, alle prese con la sua prima esperienza davvero alpinistica se escludiamo le recenti avventure scalatorie in Val Viola, e soprattutto con le sue prime calate in corda doppia; per noi invece un ritorno dopo pochi mesi dallo Spigolo Mir al vicino Torrione del Pertusio, che è un (bel) po’ più impegnativo.

Non ci stancheremo mai di dire quanto questo ambiente abbia da offrire, sia in termini di arrampicata sia in termini di bellezza: questa montagna nonostante sia “piccolina” è davvero un gioiello.

A tal proposito… nelle foto della Gallery non potrete non notare la bellissima cresta che dalle nostre soste si vedeva benissimo: pendii verdi dai quali sorgono formazioni calcaree come fiori, o… denti! vedete voi 😉
Ecco, questa cresta è percorribile e se volete camminare lungo la sua dorsale trovate l’apposito articolo sul blog: Cresta Ovest della Grignetta , può essere una buona alternativa ai percorsi più battuti.

Avvicinamento

Come per lo Spigolo Mir conviene percorrere il sentiero delle Foppe:
per prenderlo senza fare chilometri a piedi su strada asfaltata bisogna però riuscire a parcheggiare nei pochi posti disponibili lungo Via del Ram – Via Pra Mulina ai Piani Resinelli, dove il suddetto sentiero comincia: all’incirca qui.

Se non c’è posto si può parcheggiare prima lungo Via alla Carlanta (pochi posti anche qui) o se proprio proprio vi butta male al parcheggione dei Piani Resinelli presso il Forno della Grigna che significa però farsi 2 km a piedi lungo la strada.

Il sentiero delle Foppe parte su una mulattiera al cui margine si trovano alcune baite, per poi addentrarsi nel bosco e con una serie di sali scendi arrivare a superare un canalone detritico: da qui c’è un breve tratto attrezzato e poi il sentiero comincia a salire più decisamente, incrociando il bivio per il Sentiero dei Morti (che va ignorato) e su per tornanti rocciosi fino a costeggiare le pareti del Torrione Pertusio. Si sale tenedoselo a sinistra e lo si supera, arrivando in vista del gruppo Cinquantenario/Cecilia, che da questa prospettiva sembrano un’unico torrione.

Si prosegue salendo lungo il sentiero che porta al Rifugio Rosalba, ormai ben visibile, fin quasi a raggiungerlo: qualche curva sotto, in corrispondenza di un bivio segnalato, si lascia il sentiero e si punta, attraverso una traccia poco marcata ma breve, alle pareti che ormai abbiamo di fronte, scendendo su sfasci qualche metro (1h 20/30 min – circa – dal parcheggio).

L’attacco è in corrispondenza di una sorta di placca scura appoggiata dove si vede brillare un fittone a circa 3 m di altezza.

Descrizione dei tiri

Via Normale al torrione del Cinquantenario

  1. L1 – III / II (20m) – Salire l’avancorpo fino alla piega verso destra della roccia che va seguita (attenzione a massi mobili) fino in spigolo, poi tornare a sinistra e nel giro di pochi metri, su terreno appoggiato, si arriva in sosta.
  2. L2 – II (20m) – Traversare in orizzontale verso destra girando dietro ad un gendarme, quindi quasi camminando fino alla sosta. Concatenabile al precedente ma con gli opportuni allunghi per gli strozzi della corda.
  3. L3 – III (35m) – Saltare un piccolo buco (o scenderci per poi risalire), quindi seguire facili rocce fino alla base di un evidente diedro che procede in diagonale verso destra. Seguirlo per pochi metri fino ad una sosta intermedia, per chi volesse. Procedere ancora nel diedro per qualche metro, spostandosi poi a destra per superare un altro buco, quindi più o meno in verticale fino alla sosta.
  4. L4 – II (15m) – Traversare facilmente a destra raggiungendo il terrazzone alla base dell’ultimo tiro che consente di salire sul Torrione del Cinquantenario, sempre alla propria destra.
  5. L5 – IV (25m) – Salire leggermente a sinistra della sosta su buoni appigli, quindi in verticale per qualche metro. Piegare poi a sinistra rimontando un grosso masso che da accesso ad una placca verticale un po’ più delicata. Primo passo richiede attenzione, poi più facile fino in vetta al torrione dove si suona la campana 😛

Dalla cima del torrione, calarsi per circa 25 metri ritornando alla sosta alla sua base.

Spigolo Marimonti alla Torre Cecilia

  1. L1 – III+ (35m) – Tiro tortuoso. Allungare molto tutte le protezioni per non trasportare elefanti 😉 Attraversare il terrazzino e salire lo spigolo di fronte stando leggermente a sinistra del fittone visibile (da allungare bene!), quindi traversare (stando bassi! non salire in cresta) ancora verso sinistra scendendo poi ad un intaglio (poco prima fittone da allungare tantissimo!) dove si passa dall’altra parte con passo antipatico (soprattutto per i secondi di cordata).
    Qui ignorare il diedro di fronte e puntare a destra verso lo spigolo, dietro al quale si trova un altro fittone.
    Salire quindi in verticale o in diagonale destra puntando alla selletta dove si trova la sosta.
  2. L2 – IV+ / III+ (35m) – Tiro chiave. Alzarsi in spaccata sfruttando la roccia della sosta, quindi entrare in parete (fittone), afferrare un’evidente lama, spostarsi a sinistra con i piedi (un po’ svasi) per sfruttarla al meglio e salire in verticale con passo deciso (fittone).
    Quindi imboccare un diedrino a sinistra e salirlo con direzione ambigua (da qui, protezioni distanti e non visibili ad occhio. E’ possibile proteggere con friend medio-grandi o dadi).
    Si sale mediamente in verticale. Poi per praticità, giunti ad un fittone nuovo, spostarsi a destra verso una lama staccata (ignorarla…c’è un altro fittone in orizzontale…..ignorare pure quello) e tornare a sinistra seguendo di nuovo un diedro in verticale fino alla sosta.
  3. L3 – III / IV- (30m) – Altro bel tiro: si sale in leggera diagonale destra con roccia ottima e molto generosa fino ad un fittone. Uscire quindi verso lo spigolo e imboccare un diedro che oppone un paio di passi più verticali, ma spezzati da fessure eventualmente integrabili.
    Quindi senza riferimenti evidenti, più o meno dritti e seguendo il facile fino alla sosta.
  4. L4 – I (7m) – Salire le ultime roccette fino al sentiero sommitale, senza particolari difficoltà.

Discesa

Arrivati in sommità ci si sposta sull’opposto versante, scendendo qualche metro su traccia di sentiero verso una sella erbosa: sulle rocce a destra della sella è presente un fittone e poco più in alto, ma molto esposta sulla parete scoscesa, vi è la sosta di calata. Il fittone serve appunto ad assicurarsi e raggiungere la sosta in sicurezza.

Con una calata da circa 50 m sulla verticale della sosta si raggiunge un canalino di sfasci, a piedi si scende qualche metro per poi prendere la breve traccia che porta al Rifugio Rosalba e al sentiero.

Giudizio

Le due vie hanno caratteri un po’ diversi: mentre la Normale al Cinquantenario oltre ad essere più facile è anche molto protetta (attualmente chiodata quasi da falesia), la Marimonti alla Torre Cecilia è un po’ più alpinistica, sia come stile sia come chiodatura… è opportuno – a nostro avviso – usare qualche protezione veloce, a meno che non vi sentiate particolarmente a vostro agio.

Sulla Marimonti, infatti, la distanza delle protezioni non sempre subito visibili in parete, può porsi il dubbio di dove sia più opportuno andare (un minimo di istinto è necessario).

Il concatenamento è comunque assai piacevole, in ambiente meraviglioso con vista mozzafiato, e roccia buona: noi non l’abbiamo trovata affatto unta e, a parte sul primo tiro della Normale, si è rivelata piuttosto solida. Detto ciò è sempre buona norma usare un po’ di delicatezza.

Il Rifugio Rosalba veglierà sulla vostra scalata 🙂 magari vi sentirete un po’ osservati, a voi decidere se la cosa può dare fastidio o, invece, farvi sentire più sicuri e tranquilli!

La Grignetta non delude mai…fortunati noi ad averla vicina!

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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