Monte Berlinghera, giro ad anello: trekking facile e panoramico

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San Bartolomeo (1.024 m) Sorico (CO) – Alpe di Mezzo / Pescedo (1.538 m)- Bocchetta di Chiaro (1.666 m) – Monte Berlinghera (1.930 m) – Alpe Godone (1.425 m) – San Bartolomeo – trekking, disliv. compl. 800 m circa – sviluppo 9 Km

Questa è la classica escursione adatta a tutti, ma nondimeno apprezzabilissima: il panorama che si gode durante tutta la gita e soprattutto in cima è a dir poco eccezionale! La vista spazia su tuuuuutto l’Alto Lario, abbracciando la Valtellina, la Val Chiavenna, il Lago di Novate Mezzola, il Lago di Como, il Sasso Manduino che è proprio di fronte… difficile trovare un punto di osservazione migliore di questo, davvero.

Si cammina sempre su ottimo sentiero o su carrozzabile in terra battuta, il dislivello è davvero minimo (valgono le solite raccomandazioni: ognuno valuti il suo livello d’allenamento). L’unica difficoltà potreste incontrarla nell’individuare la Chiesa di San Bartolomeo, dove si parcheggia, visto che sembra una semplice casa… ma c’è una scritta “chiesa” sull’edificio, quindi 😛 ! (queste le coordinate 46.19401035717092, 9.386240079284937 e il link a Google Map)

Il sentiero attacca proprio davanti alla Chiesa, dal cui piazzale potrete già avere un indizio della bellezza del paesaggio che vi aspetta, e sarà un crescendo.
Si seguono le indicazioni per l’Alpe di Mezzo, data da qui 50 min.
Dopo una prima parte in salita nel bel bosco il sentiero si ricollega alla carrozzabile, che si segue comodamente fino ad arrivare all’Alpe di Mezzo: ci sono due graziosi agglomerati rurali, uno più grande sulla sinistra e uno leggermente più alto e piccolo sulla destra (che è Pescedo). Immaginiamo che qui nella stagione estiva ci sia il pienone, ed è comprensibile vista l’amenità dell’alpe; l’unica cosa negativa sono i tralicci dell’alta tensione proprio …in mezzo alla valletta!

A questo punto si può scegliere cosa fare: avendo tempo si può optare per salire al Sasso Canale, la cima alla nostra sinistra oppure, come abbiamo fatto noi, decidere per il Monte Berlinghera, la cui cima vera e propria rimane ancora nascosta alla nostra destra.
In ogni caso si sale fino a Pescedo, che merita una passeggiata tra le sue casette in pietra; noi in realtà abbiamo proseguito in traverso un poco oltre, per poi tornare sui nostri passi (ci eravamo fumati le indicazioni!). In realtà il sentiero si stacca in corrispondenza di due tavoli in legno poco prima della prima casa del borgo, iniziando a salire sopra al paese: qui vi consigliamo però di proseguire in traverso puntando alla Bocchetta di Chiaro, dove si vede un grande traliccio con una baracca al suo interno. C’è anche un sentiero segnalato che si stacca dalla strada principale, che conduce sempre alla bocchetta.

Dalla bocchetta si apre la vista sulla Val Chiavenna, che in una giornata tersa è spettacolare.

Si prosegue poi seguendo la cresta ovest del Berlinghera e dopo un boschetto si arriva ad una croce, altro punto panoramico, dalla quale si continua a salire in cresta fino alla cima, dove sono presenti i resti di una cappella (?) andata distrutta contenente targhe dedicate agli alpini. Nel nostro caso abbiamo trovato anche i resti di una povera pecora, probabilmente assalita da qualche rapace…ma vabbè….la natura fa il suo corso 😉

Quello che vedrete da qui vi lascerà letteralmente senza fiato, garantito!


Per tornare abbiamo seguito la traccia che scende dalla cresta sud, piuttosto ripida, a seguito della quale si prende un traverso nel bosco e ci si ricollega al sentiero sopra Pescedo, dal quale eravamo saliti.

Non contenti, invece di ripercorrere il sentiero dell’andata, abbiamo seguito le indicazioni per l’Alpe Godone su bella strada forestale, scoprendo così un altro posto davvero …godibile :D.
Da qui la strada forestale prosegue poi per San Bartolomeo (ci sono le indicazioni), riportandoci in breve al nostro parcheggio.

Nell’insieme si tratta di una gita assolutamente facile ma che a livello paesaggistico ha ben poco da invidiare a montagne ben più blasonate e difficili da raggiungere, motivo per il quale la consigliamo a man bassa a chiunque sappia godere degli scorci naturali senza per forza avere un allenamento da alpinista.

Ecco a voi qualche scorcio della meraviglia di cui abbiamo goduto.

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