Monte Antola da Campassi: appennino tra quattro province

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Loc. Campassi, Carrega Ligure (AL) – Monte Antola 1.597 m s.l.m. – Rifugio Antola 1.460 m s.l.m. – trekking difficoltà E, dislivello +700 m circa, sviluppo 11 km circa – Esposizione N

Capita sempre che quando sull’arco alpino il meteo è orribile dirigiamo il nostro sguardo verso l’appennino vicino a casa in cerca di qualche posto interessante: ce ne sono moltissimi, ad esempio questo giro sull’appennino piacentino o invece, sempre in “zona Liguria”, questo bel canyon stile U.S.A.

Ed eccoci dunque a questa sgambata con amici sulla “montagna dei genovesi”, il Monte Antola, al confine tra le provincie di Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza e le relative regioni.

Il valore aggiunto è la presenza del Rifugio Antola, presso il quale avevamo già deciso di fermarci a pranzo e che non ha deluso le aspettative: ci siamo pure dovuti trattenere per evitare di tornare a Campassi rotolando, ma a stomaco pieno abbiamo toppato qualcosa sulla via del ritorno (che strano!) e ci è toccato ravanare (incredibile anche questo non succede MAI! 😀 )

L’accesso da Campassi crediamo non sia molto gettonato: i maggiori frequentatori di questa montagna sono liguri quindi gli accessi privilegiati sono quelli sull’opposto versante. A noi lombardi invece fa gioco uscire dall’autostrada Milano – Genova prima che questa diventi una trappola mortale per il traffico da rientro!

Percorso

La strada che porta alla Chiesa di San Giacomo Apostolo, nel comprensorio territoriale di Carrega Ligure (che però è in provincia di Alessandria!) nella Valle dei Campassi, si snoda stretta e sinuosa tra i boschi fino ad arrivare in vista del campanile e del piccolo borgo, ove c’è un piccolo spiazzo per parcheggiare. E’ presente una segnaletica con i sentieri.

Da qui si sale subito ripidamente tra le case sulla mulattiera, cementata nella prima parte, per incontrare poi una fonte e successivamente il primo cancello che delimita le aree di pascolo, attraverso il quale si deve passare.

Il sentiero da seguire (che poi non è un sentiero, ma una sorta di percorso agroforestale pestato da mucche e cinghiali) è o dovrebbe essere il 245… le indicazioni all’inizio sono un po’ confuse.

Tutta la prima parte è in un bel bosco che offre refrigerio, fino a sbucare in cresta dove, dopo un brevissimo tratto, si arriva alla croce del Monte Antola. Accanto alla croce è visibile il vertice geodetico qui collocato. Da qui si scende sul versante opposto verso il Rifugio, incontrando poco prima una Cappella.

Al ritorno si può evitare di risalire fino alla croce, tagliando verso la Cappella e prendendo un sentiero che arriva al passo poco prima della vetta, restando basso. Noi avremmo voluto fare un anello ma ci siamo fumati un bivio, scendendo in ravanata nei pascoli arborati fino a reperire un sentiero più basso che ci ha riportati a Campassi: un anellino diciamo, e non quello che avremmo voluto 😀

Giudizio

Comoda passeggiata nel bosco per la maggior parte del tempo, cosa che può aiutare nelle giornate più calde. Noi non abbiamo avuto questo problema godendo di un clima molto ventoso. Considerate appunto che in caso di forte vento sulla cima, dove gli alberi spariscono per lasciare il posto ai verdi pascoli, la temperatura percepita e può calare anche di qualche grado.

Pascoli, dicevamo: si attraversano ampie zone boschive e non, dove – a seconda delle stagioni – possono esserci animali al pascolo, delimitate da cancelli che – inutile dirlo – vanno accuratamente richiusi dopo il passaggio. Per la stessa ragione si sconsiglia di lasciare liberi i propri accompagnatori a quattro zampe… e, da ultimo, le mucche sono carine ma non amano essere infastidite.

Il giro che abbiamo fatto noi non presenta alcuna difficoltà, si svolge sempre su terreno facile e mai esposto. Vi sono parecchi sentieri che si intersecano, l’unica accortezza è stare attenti ai bivi.

Il panorama per quel poco che siamo riusciti a vedere causa nuvole basse dev’essere molto bello e ampio. Al Rifugio si mangia bene… quindi che dire: escursione adatta ad una scampagnata senza pensieri!

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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