Ferrata Gorges d’Ailefroide: panoramico percorso nella gola del torrente

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Parcheggio galleria località Les Claux (Vallouise-Pelvoux), 1.300 m s.l.m. circa
Parte 1 “Initiation”: sviluppo 300 m, difficoltà AD —- Parte 2 “Sportif”: sviluppo 350 m, difficoltà D

Nel nostro primo giorno ad Ailefroide, percorrendo la strada che conduce al Camping dopo aver oltrepassato il grazioso abitato di Vallouise-Pelvoux, nel cuore del Parc des Écrins, non abbiamo potuto fare a meno di notare una serie di ponticelli sospesi sul torrente, in corrispondenza di una breve galleria dove la carrabile passa sul versante opposto…

Incuriositi, abbiamo dato un’occhiata ed ecco che salta fuori questa ferrata, molto particolare e sicuramente spettacolare, di cui non sapevamo nulla! In realtà è molto gettonata nella zona, ma per noi che eravamo qui per scalare è stata una sorpresa. Avendo a disposizione qualche ora dopo una via multipitch che ci aveva un po’ deluso (“Crash pad dans la soupe” al settore Gramuson… ecco, ora lo sapete 😉 ) abbiamo deciso di darle una chance… e abbiamo fatto bene!

Il percorso si divide in due: una prima parte adatta ai bambini e una seconda parte un po’ più fisica (vedi giudizio alla fine dell’articolo); ciò che accomuna entrambi i tratti, che possono essere percorsi uno di seguito all’altro, è la bellezza dell’ambiente e il fatto che si passa proprio sopra l’impetuoso torrente d’Ailefroide, sviluppandosi la ferrata sulle pareti della stretta gola.

Molto ben attrezzata e sicura, il “brutto” è che la roccia non la si tocca quasi mai, essendoci staffe, cavi e corrimano ovunque: per questo è anche molto veloce da percorrere, vale la pena, se siete da queste parti, farci un giro!

Se invece siete qui per arrampicare date un’occhiata all’imperdibile Fissure d’Ailefroide – trad,
ed alla multipitch sportiva Chaud Biz sulle pareti de La Draye,
solo due degli infiniti itinerari possibili da queste parti!

Percorso

La prima parte della Ferrata attacca nei pressi di un attraversamento carrabile sul torrente Ailefroide anticipato da una breve galleria scavata nella roccia, in corrispondenza di un parcheggio e dell’evidente scritta “via F” (c’è anche un cartello esplicativo in francese). Praticamente non c’è avvicinamento!

Dopo un brevissimo tratto di sentiero in salita, che rimonta la galleria, ci si immette nella gola del torrente, attraversando poi qualche simpatico ponticello sospeso e passando da una riva all’altra. Sulla riva sinistra idrografica (a destra guardando verso monte), dopo uno sviluppo di 300 m circa si trova l’uscita della ferrata. Qui è possibile, se si hanno bimbi al seguito, abbandonare il percorso e rientrare con breve e comodo sentiero (al sole) fino al parcheggio.

—- > vedi foto sotto

Seguendo invece una traccia di sentiero sulla sinistra per pochi minuti si arriva all’attacco della seconda parte di Ferrata: vi è un cartello in legno poco visibile appeso ad un albero, in un punto dove la suddetta traccia scende fino a lambire le acque del torrente. Da qui si risale sul versante idrografico sinistro, per poi attraversare sul versante opposto attraverso un breve ma panoramico ponte monofune.

La vista comincia a farsi davvero interessante: la gorge infatti diventa ripida e stretta, con tanto di enorme masso a bloccarne la parte alta! Superata una parte strapiombante sulle lisce pareti della gola si arriverà a salire proprio su quel masso, attraversando nuovamente l’orrido. Chi ha scarsa dimestichezza con le posizioni di scarico potrebbe trovare questa sezione un po’ atletica.

Dopo un altro tratto sarà possibile abbandonare la ferrata, che però prosegue sulla sinistra – basta seguire i cavi metallici – con un altro breve percorso a zig zag sul versante idrografico sinistro e che, con un ultimo passo un po’ atletico, consente l’uscita in prossimità di un grosso ometto e gran bella vista panoramica sulla valle.

Da qui, seguendo i cartelli in legno disposti sugli alberi, si prende un comodo sentiero che in breve riporta al parcheggio (15 min).

—- > vedi foto sotto

Giudizio

La prima parte della via Ferrata è adatta a bambini di altezza pari ad almeno 1 metro e 30: così riporta il cartello esplicativo ad inizio percorso. Noi abbiamo visto farla a infanti (ovviamente accompagnati) che sicuramente non raggiungevano questa altezza, ma si sa, i genitori “stranieri” hanno un atteggiamento sportivo 😉 In ogni caso per i più piccoli può richiedere un certo ingaggio: diciamo che per quanto abbiamo visto in giro… un genitore italiano potrebbe considerarla molto difficile.

Lunga 300 metri, con ponticelli di attraversamento e passaggi interessanti, è comunque molto bella e permette di godersi le gole del torrente, non dispiacerà nemmeno agli adulti.

La seconda parte della Ferrata è quella così detta “sportiva”: in sostanza mancano i corrimano di aiuto e ci sono parti strapiombanti, per il resto è super attrezzata come la precedente. Passa in punti decisamente panoramici, dove la gola si stringe e le acque diventano ancora più impetuose, levigando il granito compatto delle pareti. Merita decisamente! Visto che ci si mette poco… tanto vale concatenarla alla prima parte, comunque assai godibile.

Entrambe le parti ma soprattutto la prima sono parecchio frequentate (anche perchè, in estate, consentono di godere di un minimo di frescura!): conviene far ballare l’occhio e partire in un momento di tranquillità per non trovarsi in coda. Impossibile (e soprattutto insensato!) invertire il percorso.

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