Il santuario di Clavalitè

Cheneil, Valtournenche: skialp al Santuario e Punta di Fontana Fredda

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loc. Barmaz, Valtournenche (AO) 2.034 m s.l.m. – Santuario di Clavalitè 2.530 m s.l.m. – Punta di Fontana Fredda 2.513 m s.l.m. – Esposizione Nord – disliv. 500 m – Difficoltà MS

Questa gita ha messo d’accordo il nostro eterogeneo gruppetto partito alla volta della Valle d’Aosta con scialpinisti, splitboarders e ciaspolatori e l’obiettivo di passare una bella giornata in natura senza stressarsi troppo, in un posto tranquillo, dove si potesse scegliere al momento come e dove salire.

Cheneil è una frazione che non si può raggiungere in auto, ma servita da un ascensore inclinato che dal parcheggio in pochissimo tempo porta al paesino montano (saranno un centinaio di metri, ma noi siamo pigri!)

Ed è un posto molto carino in veste invernale, quando è ancora poco frequentato e relativamente silenzioso. Però – e qui diamo subito le informazioni importanti, ci teniamo alla precisione! – il bar del paesello nonostante fosse Pasquetta era aperto 🙂

Sicuramente qui non manca il panorama: il Cervino spadroneggia tra le cime visibili (se decide di palesarsi) ma ci sono anche Le Grandes Murailles, Le Grand e Petit Tournalin… dove ti giri ti giri spunta qualche gigante.

Noi oggi non abbiamo portato a casa nessuna impresa eroica, ma ognuno s’è goduto la giornata tra pellate e ripellate fino al Santuario di Clavalitè e la Punta di Fontana Fredda, escursioni adatte anche alle ciaspole, cosa che ha permesso a tutto il gruppo di restare unito per la maggior parte del tempo.

Avvicinamento

Presto detto, dopo aver raggiunto Valtournenche e seguito le indicazioni stradali per Cheneil, si lascia l’auto nel comodo parcheggio in loc. Barmaz e si prende l’ascensore inclinato (gratuito) che rapidissimamente porta sugli ampi pianori in cui sorge il paesino di poche case.

Da qui si può scegliere dove dirigere i propri passi… o i propri sci!

Santuario di Clavalitè e Punta di Fontana Fredda

Dallo sbarco dell’ascensore si raggiungono le case di Cheneil incrociando quella che in estate è la strada principale, che si oltrepassa puntando a sud nel bel boschetto alle spalle del villaggio. Le pendenze non sono mai eccessive, anche dopo aver superato la fascia alberata.

Si raggiunge una sella in cui si trova il Santuario di Clavalitè, che risale al 1970 e si trova in un punto super panoramico: ad esempio si vedono benissimo il Mont Tantanè e le Creste di Artaz, sulle quali avevamo fatto un bell’anello tempo fa!

Da qui, proseguendo a destra, scendendo e risalendo, si arriva alla Punta di Fontana Fredda, mentre sulla sinistra si vede bene la Punta Falinère, che però nel nostro caso abbiamo valutato non essere in condizioni.

Discesa

Dal Santuario di Clavalitè, conviene scendere direttamente i bei pendii che partono dalla puntina qualche metro più a est del santuario e seguirli in direzione nord, spostandosi poi verso ovest in una valletta o stando un po’ più a monte per qualche rado boschetto.

Tornati nel punto più pianeggiante della discesa, noi abbiamo ripellato, salendo questa volta in direzione della Punta di Fontana Fredda, fermandoci alla sua anticima.

Da qui abbiamo sciato un divertente spallone, sempre in direzione nord, evitando il più possibile le conche dove sicuramente c’era maggior rischio di distacchi.

Tornati alle pendici del bosco, puntare verso nord-ovest seguendo più o meno la traccia di salita fino a Cheneil.

Giudizio

Bel posto, lontano dagli impianti e dal casino, che offre molte possibilità di salita e di discesa.

I percorsi che abbiamo fatto noi, come detto, sono adatti anche alle ciaspole, avendo pendenze e sviluppo moderati.

Visto il poco dislivello (circa 500 metri), con gli sci conviene ripellare un paio di volte il tratto finale che offre sicuramente la discesa più divertente, con diverse linee percorribili (attenzione al rischio valanghe in quanto si tratta di pendii aperti a rischio scivolamento).

Per chi desiderasse maggiore impegno, da Cheneil è sicuramente più intrigante ed ingaggiante la risalita verso il Petit Tournalin, che richiede comunque condizioni della neve sicure in quanto il tratto finale passa in aree ad alto rischio valanghe (oggi noi ne abbiamo viste diverse guardando in quella direzione).

Al termine delle peripezie, qualora fosse aperto, è possibile fare merenda al Bar ristorante Panorama al Bich di Cheneil, unico punto di ristoro presente nel paesino.

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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