Val Bognanco: quattro passi al Passo di Monscera e Laghi di Paione

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RIFUGIO SAN BERNARDO (VCO) 1.620 m s.l.m. – PASSO DI MONSCERA 2.103 m s.l.m. – LAGO DI PAIONE INFERIORE 2.003 m s.l.m. – disliv. compl. circa 800 mt

Escursione / camminata plaisir in ambiente molto bello, adatta a grandi e piccini visti i numerosi punti di appoggio, l’esiguo dislivello e la facilità dei sentieri (spesso stradine campestri battute).

Ci siamo uniti ad un gruppo di amici, alcuni dei quali conoscevano già la zona per noi ancora inesplorata: a parte i paesaggi incantevoli abbiamo potuto buttare l’occhio su un’altra valletta laterale sovrastata dalla bella Cima del Fornalino che non mancheremo di testare in futuro (i local ci hanno spiegato che quella parte della Val Bognanco non è molto frequentata, anzi rimane piuttosto wild… quindi il nostro genere, non mancheremo!)

Al Rifugio San Bernardo si arriva in macchina attraverso una serie di tornanti comunque sempre agevoli, anche se la strada dal fondo valle è parecchio lunga. Qui ci sono una serie di parcheggi, gratuiti.

Si parte camminando su una stradina campestre, seguendo le indicazioni per il Rifugio Gattascosa (ma il percorso si può fare in ambedue le direzioni), che presto diventa sentiero superando un primo risalto roccioso in un boschetto di conifere; poco oltre la vista si apre su un pianoro fiabesco, una zona paludosa attraversata da una passerella di legno molto estetica. Proseguendo si supera qualche altro risalto sino ad arrivare al Lago di Ragozza: sino a qui abbiamo attraversato un sottobosco carico carico di… rododendri e piante di mirtillo! Peccato non sia stagione, anzi, arrivati a questo punto è già da un po’ che affondiamo nella neve.

Ancora un poco di dislivello e arriviamo al Rifugio Gattascosa (1.993 m s.l.m.) dove troviamo Zoe, una Border Collie parecchio giocherellona che ci terrà impegnati con un grande classico: “prendi il legno – no non te lo do”. Salire da qui il Passo di Monscera non è cosa: purtroppo c’è ancora troppa neve, anche se il dislivello che ci separa dal confine svizzero è davvero esiguo…

Decidiamo quindi di proseguire lungo la stradina campestre che riparte dal rifugio, per poi deviare verso il passo più oltre, come si suol dire “a muzzo” tra rododendri, sassi e prati in un punto sgombro dalla neve: in breve raggiungiamo il Passo di Monscera (ahinoi proprio sotto i piloni dell’alta tensione!) così da poter buttare un occhio sulle montagne svizzere.

A questo punto si ridiscende fino a reincrociare la strada battuta, percorrendola poi sul versante opposto della valle rispetto a quello da dove noi siamo saliti. Arrivati al Rifugio Il Dosso (1.740 m s.l.m.) la compagnia si divide: gli amici decideranno di raggiungere il Lago Inferiore di Paione, macinando qualche altro centinaio di metri di dislivello, noi invece raggiungeremo il brasato del Rifugio di San Bernardo 😀 !

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