Oggi finalmente lo Scalino ha detto di si e ci ha fatti arrivare in cima in invernale.
Lo ringrazio molto, anche perché è stato fighissimo e siamo anche riusciti a farlo dal tragitto più difficile, ovvero con risalita di 500 mt tra i 35° e il 45° di pendenza sul lato destro del Cornetto.
Con un botto di neve fresca, è davvero dura risalire su quelle pendenze.
Molto soddisfatto anche del Marthy che aveva promesso di non mollare e di arrivare in cima e ha mantenuto la promessa, pur con i suoi tempi.
Dulcis in fundo (almeno per me 😛), discesa bellissima su polvere fantastica, dalla vetta fino quasi al parcheggio!!
Il povero Marthy invece è dovuto scendere a ciaspole e ramponi e non ha molto gradito sta parte…….ma credo sia molto soddisfatto lo stesso nonostante la stanchezza mortale e lo sfascio fisico. O no Marthy?? DA RIFARE, ma sempre e solo con gli sci e sempre e solo in primavera, altrimenti è mortale!!
Pizzo Scalino (3323mt) - Buona la terza (anzi, buonissima!)
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Ecco il nostro lungo giro di oggi. La traccia di sopra è la salita, mentre quella di sotto è la discesa. Sviluppo davvero notevole e dislivello di tutto rispetto trattandosi di un'invernale!
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Ecco il lungo muro di discesa con le tracce di tutti gli scialpinisti! E' stata la parte di discesa più bella e divertente, con pendenze fino al 35% su neve fantastica
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Ecco il nostro eroe nella parte bassa del muro, ormai davvero esausto per il lungo sviluppo e per la neve perfetta solo per gli sci
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Un ultimo saluto alla nostra cima mentre ci apprestiamo a lasciare la valle e scendere fino alla macchina
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Questa è capitata a fagiuolo su una rivista che c'era nella pizzeria dove ci siamo fermati a Sondrio. Come dire.....sulla neve se ti vuoi divertire devi avere l'attrezzatura giusta!! Sci da alpinismo e passa la paura, capito Marty?? Prossimo giro dammi retta e noleggia!!
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Dopo pochi minuti in cima, già la testa passa alla discesa visto che è tardi ed è anche ora di muoversi. Io guardo giù e accarezzo l'idea di scendere da queli fantastici pendii pieni zeppi di polvere con i miei scietti
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Ma prima un'altra occhiata verso il Disgrazia che è davvero splendido e non vedo l'ora di arrivarci sopra
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Il tempo sta un po' peggiorando nel pomeriggio, ma alla fine terrà più di quanto annunciato e la giornata non diventerà mai veramente brutta. Solo qualche nuvola di passaggio. Qui Marty passa oltre la nostra strada di salita e procede verso la discesa della via normale, che comunque ha anch'essa un bel muro da affrontare
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Ecco Marty che sprofonda nel frescone durante la discesa
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Ancora qualche minutino in vetta e via....si scende verso il colletto per recuperare l'attrezzatura e preparasi alla discesa
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Anche Marthy posa soddisfatto con la croce di vetta!
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poco, poco felice di essere qui!! 😉
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Oggi sono poco felice di essere qui!! 😛
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Eccoci finalmente!!
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Ecco Marty che affronta gli ultimi metri innevati prima della cima con alle spalle la cresta appena risalita
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Ecco Marty in cresta mentre attraversa un passaggino con sotto il mondo (che non si vede ma c'è)
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panoramica delle montagne visibili dalla cresta appena raggiunta guardando in direzione della Valtellina
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vista del versante opposto della nostra cresta
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Dopo pochi minuti di neve e roccette vediamo finalmente la croce di vetta!
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Marty cerca il modo di raggiungere la cresta visti gli enormi solchi lasciati dagli scialpinisti che ci hanno preceduto
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Attacchiamo l'ultimo colletto ed ecco l'inizio della nostra crestina!
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Eccolo il nostro eroe che raggiunge il parcheggio dopo 12 ore di ciaspole, ramponi, pendenze continue e sviluppo immenso! Grande Marty!!! Domani ti chiamo e mi dici come vanno le gambe e la schiena! 😉
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Intanto il Disgrazia prende un po' di colore e si becca l'ennesima fotina 😉
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Marty attacca il lungo muro di discesa verso la piana. Sarà una luuuuunga discesa..... 😉
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Marty quando arriva alla base della cresta si fa un'altra bella ronfata di 20 minuti per recuperare le forze finali che serviranno per gli ultimi 100 metri di cresta
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Uno sguardo verso la Svizzera e verso il pendio di discesa che comincio ad assaporare
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Ecco Marty nella risalita dell'ultimo muretto che si incontra appena ci si ricollega con la via normale
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Molti scialpinisti sono venuti su anche con i relativi cani che si divertivano molto a giocare sulla neve
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Per tutto il tempo della salita del muro eravamo da soli (nessun temerario ci ha seguiti), ma appena incrociamo la via normale ci troviamo una PROCESSIONE di scialpinisti! Oggi ci saranno state almeno 150 persone a fare lo Scalino. Una roba pazzesca
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uno sguardo verso il gruppo del Bernina che oggi spesso aveva qualche nuvoletta che nascondeva le cime principali
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Arriviamo "finalmente" (nel senso che non è che ci tenessi molto a trovarmi in mezzo a sto bordello) al punto di ritrovo dei vari gruppi alla base dell'accesso della cresta. Qui lasceremo sci, ciaspole e zavorre varie per procedere verso la cima a piedi
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Forza Marty che mancano solo 200 mt di dislivello per la cima!!
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A metà ghiacciaio si accascia così sullo zaino e ci resta per buoni 10 minuti. Alcuni scialpinisti di passaggio mi chiedono se è vivo.....io rispondo che per ora no, ma si riprenderà! 😉 Qui ho temuto di averlo perso....ma poi mi ha detto che piano piano sarebbe arrivato in cima e io gli credo e procediamo piano pianino verso la cresta che ci darà accesso alla nostra cima.
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Ecco il punto di accesso alla cresta che sembra una specie di woodstock!
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Finalmente arriviamo sul ghiacciaio e intravediamo sul fondo la nostra via di salita verso la cima. Siamo "in coda" insieme agli scialpinisti, che però pian piano ci superano a frotte viste le abbondanti pause dell'amico Marty che qui comincia ad essere davvero stanco
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Marty mostra l'attrezzatura una volta arrivato sul colletto
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Eccoci finalmente sul colletto!! Intravediamo la nostra via di salita verso il ghiacciao dello Scalino
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Ecco Marty nella parte terminale della salita del muro. Qui le pendenze si abbattono un po', ma la neve è farinosa e si sale comunque con grande fatica
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Ecco l'ultimo pezzo della salita fino al Cornetto. Come sempre sul telefono le pendenze non rendono, ma chiedete a Marthy com'era sto pezzo dal vivo che ve lo racconta lui.... 😉
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Qui siamo alla fine dei primi 250mt di salita, dove c'è una mezza valletta con pendenze sul 25 che va attraversata per poi attaccare l'ultimo pezzo spezzagambe
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Dopo una mezz'oretta di pianone, arriviamo all'attacco della salita vera e propria (o meglio...della salita che voglio fare io!). Sono 500 mt tostissimi, con punte di pendenza seria e che non mollano mai. Io lo so......Marty fa l'errore di dirmi "ok", e a quel punto se la farà tutta fino in cima, con una fatica davvero devastante (per entrambi eh! Mica solo lui).
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Anche l'alba verso il Disgrazia ci regala dei colori splendidi. E' anche il bello di dormire in rifugio!
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La mattina partiamo con le prime luci dell'alba in quanto avevo letto che al pomeriggio poteva peggiorare il tempo e poi conosco i tempi biblici di Marty, quindi nel dubbio..........levataccia e vamos!
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Dopo un ottima torta di grano saraceno e noci (che ho dimenticato di fotografare per l'appetito), chiudiamo in bellezza con caffè e triplo giro di Genepy, come è buona tradizione fare in rifugio!
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Ed ecco il buon brasato di secondo!
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Non possiamo che annaffiare tutto sto ben di Dio con un bel litro di rosso!
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Arriviamo giusto in tempo per la cena e la piacevole sorpresa è che la tizia del rifugio ha preparato nientepopodimento che i pizzoccheri di primo e il brasato di secondo!! Grande pappa per noi!!
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Siamo ormai a pochi minuti dal rifugio e la serata ci regala sto bellissimo tramonto che vale da solo il prezzo del rifugio
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Dopo un breve tratto di bosco avvistiamo la nostra meta di domani, che comincia ad arrossare per l'emozione che lo andiamo a trovare di nuovo 😉
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Muoversi con le luci della sera ha i suoi privilegi! Ecco una bella veduta del Disgrazia a circa mezz'ora dal tramonto
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Stavolta per non lasciare nulla al caso partiamo la sera prima e prenotiamo al rifugio Cristina, che sta proprio alla base dello Scalino e ci permetterà di partire presto la mattina successiva. Strategia che si è rivelata azzeccatissima, anche per l'ottimo cibo del rifugio
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