L’anima della frontiera: un libro nello zaino

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All’infuori del cane, il libro è il migliore amico dell’uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere. (Groucho Marx)

Un libro, come diceva Groucho Marx, è il migliore amico dell’uomo: magari nelle sere solitarie di una traversata zaino in spalla, al lume di una frontale sotto il cielo stellato o seduti accanto al fuoco di un bivacco. Il libro di cui voglio raccontarvi narra anch’esso di un viaggio in solitaria, un viaggio che conduce attraverso quella che alla fine del XIX secolo era la frontiera tra Italia e Austria, lungo la cresta delle vette feltrine: l’autore è Matteo Righetto e il nuovo uscito per Mondadori porta il titolo L’anima della Frontiera

C’è molta montagna in questo libro, ma non la montagna dell’estremo verticale, del gesto atletico o delle spedizioni eroiche: siamo in alta Val Brenta, vicino a quello che all’oggi è il Trentino Alto Adige, all’ombra del monte Pavione. La vita delle persone che abitavano questi luoghi era aspra e impervia come una salita, fatta di duro lavoro, di fame, di isolamento e anche, spesso, di contrabbando. A chi frequenta le montagne sarà capitato almeno una volta di percorrere un sentiero che ricalca le orme delle antiche piste dei contrabbandieri, lungo le linee delle passate frontiere, e di domandarsi cosa significava affrontare quelle piste senza la moderna attrezzatura, con calzature inadeguate, spesso di notte per non farsi vedere, con carichi pesanti, il più velocemente possibile e da soli: ecco, questo libro parla anche di questo, senza troppe forzature e soprattutto senza trasformare i protagonisti in superuomini (o -spoiler!- superdonne). Ma tra le righe si respira anche un grande senso di libertà, lo stesso che chi ha camminato da solo nella natura selvaggia sicuramente, pur non sapendo bene descriverlo, conosce.

Per chi frequenta questi luoghi e queste cime sarà sicuramente divertente provare a indovinare alpeggi e prospettive, mentre a noi, che non li conosciamo, è venuta la curiosità di visitarli e di scoprirne la storia, ovviamente non da turisti ma ricalcando le orme dei protagonisti.

L’anima della frontiera è un libro che sta comodamente in una tasca dello zaino, ve lo consigliamo come compagno di viaggio per l’estate.

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