Refuge Tonneau: digressione architettonica in tema montagna

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Direte voi, questo è un blog di montagna, che c’entra un articolo su un’architettura che è quasi un “pezzo di design”?

Sarà che è il mio mestiere, e quindi su questo tema sono meno dummies e più sensibile di altri, ma mi sembrava un peccato non proporvi questo gioiellino, che molto ha a che fare con la montagna, e che potete toccare con mano in questa settimana di Fuori Salone milanese.

So anche che l’idea di passeggiare per Milano con il traffico e il caos di questi giorni vi farà venire la pelle d’oca e sognare le alte vette silenziose, ma credetemi alpinisti, se passate dalla Fondazione Feltrinelli, in Via Pasubio, ne vale veramente la pena.

In occasione della Design Week per i 90 anni di Cassina, all’interno di una passeggiata espositiva molto curata e colorata, al quinto piano è stato allestito il “Refuge Tonneau”, ovvero una sorta di “navicella”, che a qualcuno ricorderà quella, più piccola, della Grignetta, progettata per le alte quote nel 1938 (si, avete capito bene!)  da Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret (quest’ultimo cugino del più noto Le Corbusier). L’ispirazione per questo bivacco-rifugio d’alta quota, che geometricamente è un dodecaedro, venne a Charlotte, architetto e amante della montagna, sciatrice e scalatrice; Cassina oggi ha dato forma ai disegni di studio e agli appunti dei due progettisti, riproducendone un modello al vero, visitabile, che ha l’unico difetto di non stare sulla cima di una montagna ma al quinto piano dell’edificio di Herzog & de Meuron. I piccoli oblò di cui la struttura è dotata, dunque, offrono una vista alquanto bizzarra anche se bellissima sulla metropoli.

Gli interni sono un miracolo di funzionalità e bellezza: la navicella può ospitare otto persone, la pianta centrale ha il suo fulcro nella stufa, con ingombri minimi è stata studiata anche una piccola cucina con lavello ove si può sciogliere la neve, mentre sul soppalco è possibile dormire in 4 (altri posti letto a scomparsa sono ricavati al piano terra). Il risultato è un ambiente organizzato e confortevolissimo, che chi frequenta la montagna sicuramente non darà per scontato.

Il Refuge Tonneau è stato precursore di stazioni di ricerca costruite nel ventunesimo secolo, ma a vederlo, a “viverlo” anche solo per qualche minuto, direi che potrebbe essere di ispirazione ancora oggi.

La lezione di architettura d’alta quota “for dummies” è terminata: spero che qualche montagnino -casualmente da quelle parti- faccia un salto a visitarlo.

Erica

Orari della Fondazione Feltrinelli: 5-8 APRILE 10-23. 9 APRILE 10-18

Link utili per chi ne volesse sapere di più:

http://www.cassina.com/it/press/salone-del-mobile-refuge-tonneau-charlotte-perriand-pierre-jeanneret

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