Skip to Main Content
Logo InMontagna
  • home
  • chi siamo
  • storie di montagna
    • Alpinismo
    • Arrampicata
      • Falesia
      • Vie lunghe
    • Creste
    • Ferrate
    • Neve / Ghiaccio / Misto
      • Canali
      • Cascate di ghiaccio
      • Ciaspolate
      • Freeride
      • Scialpinismo
    • Trekking
      • Traversate
    • Altro
  • nello zaino
  • contatti
  • home
  • chi siamo
  • storie di montagna
    • Alpinismo
    • Arrampicata
      • Falesia
      • Vie lunghe
    • Creste
    • Ferrate
    • Neve / Ghiaccio / Misto
      • Canali
      • Cascate di ghiaccio
      • Ciaspolate
      • Freeride
      • Scialpinismo
    • Trekking
      • Traversate
    • Altro
  • nello zaino
  • contatti
9 Ago 2020

Translagorai – Giorno 1

di Gabriele Poggi | | 0
Mappa del primo giorno - 14.7 km e 1375 mt di dislivello - da passo Manghen al lago dei Pieroni
partenza! da Passo Manghen si comincia a camminare, proprio di fianco alla Baita con laghetto annesso
il laghetto di Passo Manghen già ci sembra bellissimo: volevamo fare scorta d'acqua ma un simpatico fiammasco ci ha fatto notare che l'avremmo trovata più avanti...
l'Eterno: un "morto in piedi" secolare che si trova a poche decine di minuti dall'attacco
la lace del primo mattino sul Lago delle Buse
il sentiero passa alto sul Lago delle Buse: vi sono dolci pascoli e si sentono muggiti di mucche non troppo lontano
benvenuti a Pian delle Fave!
prima delle millemila forcelle che attraverseremo (fa già un caldo porco)
laghetto montano: poco più di una pozza d'acqua, ma impareremo presto che qui può essere la sussistenza, in termini di risorsa d'acqua
eccole le muuuuucche!
si cammina salendo dolci pendii, pascoli erbosi e fiorellosi, in un paesaggio ameno e delicato
Lago delle Stellune: un paradiso per raggiungere il quale bisogna perdere un pochino quota, ma ne vale la pena
Lago delle Stellune: un paradiso per raggiungere il quale bisogna perdere un pochino quota, ma ne vale la pena
ci ha fatto davvero comodo e piacere portarci Bivo in questa traversata: foto surrealista :)
pausa al Lago delle Stellune, ci rifocilliamo per poi ripartire: la meta ci sembra vicina ma non lo è affatto
selfie moment: prima che la wilderness prenda il sopravvento abbiamo ancora un aspetto vagamente civile
sarebbe bello poter mangiare un pezzo di Puzzone di Moena, ma a 2.294 m è difficile che qualcuno ce lo venda!
sotto di noi apprezziamo vallette bellissime, solcate da fiumiciattoli e con mucche che da qui sembrano puntini minuscoli (ma si fanno sentire) - Val Moena
tra una forcella e l'altra: presto abbandoneremo questo verde per trovarci in mezzo alle pietraie
Bese de L'Or: a breve sotto di noi potremo vedere i Laghetti di Lagorai
Ed eccoli i Laghetti di Lagorai: potremmo accamparci qui ma decidiamo di fare un ultimo sforzo per accorciare il percorso del giorno successivo.
Ecco... speravamo meno di un'ora per la Forcella dei Pieroni: ma qui le distanze sono queste, non è una passeggiata: sullo sfondo Cima d'Asta
sempre i Laghetti di Lagorai: si intravedono ampie possibilità di piantare la tenda
altra ciucciata di Bivo: il primo giorno ci ha stancato parecchio, inutile negarlo
la natura qui è davvero bellissima, e la si gode appieno perchè dopo il Lago delle Stellune si incontra davvero poca gente
toh, guarda dove va il sentiero! non abbiamo mica finito di fare fatica!
il passo prima del Lago dei Pieroni: la corda fissa è un plus, più brutto a vedersi che a farsi
et voilà: la pietraia che ci aspetta, da qui in avanti
sarà lo zaino o la gravità o la stanchezza?!
il Lago dei Pieroni: fondamentalmente una pozza, ma siamo troppo stanchi per proseguire anche perchè il prossimo pit stop è troppo troppo lontano
pietraie infinite, di lastre mobili e sconnesse: benvenuti in Lagorai
resti di barricamenti lungo il sentiero
grotte, innumerevoli, che servivano da rifugio durante la Grande Guerra
grotte, innumerevoli, che servivano da rifugio durante la Grande Guerra
"casa" per il giorno uno: lo specchio d'acqua alle spalle di Gabri è il Lago dei Pieroni
siamo stanchini... si capisce?!
la nostra ottima tenda: è lei la vera highlander del cammino, leggera, veloce da montare, comoda. Una garanzia
vah, stasera prima che piova ci concediamo una carbonara liofilizzata bollita in acqua stagnante. il Top
Articolo precedente
Articolo successivo

UP CLIMBING - Bimestrale di arrampicata e alpinismo

UpClimbing

Categorie

  • Alpinismo
  • Altro
  • Arrampicata
  • Canali
  • Cascate di ghiaccio
  • Ciaspolate
  • Creste
  • Falesia
  • Ferrate
  • Freeride
  • Neve / Ghiaccio / Misto
  • Scialpinismo
  • Traversate
  • Trekking
  • Vie lunghe

Commenti recenti

  • Gabriele Poggi su Pace senza confini, Tessari: nuova facile via in Val d’Adige
  • lorenzo bertoncini su Pace senza confini, Tessari: nuova facile via in Val d’Adige
  • Gabriele Poggi su Monte Pizzocolo – Cresta Sud Est, facile alpinistica vista lago
  • Martina su Monte Pizzocolo – Cresta Sud Est, facile alpinistica vista lago
  • Gabriele Poggi su Via Brontolone al Brentalone – Relax vista lago

© 2025 InMontagna.Blog - WordPress Theme by Kadence WP

error: I testi e le immagini di questo blog sono protette da Copyright
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza di navigazione sul nostro sito. Clicca Ok per acconsentire all'utilizzo dei cookie. Grazie.OkLeggi di più