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24 Ott 2017

Ferrata Rino Pisetta al Picol Dain

di Gabriele Poggi | | 0
La bella parete del Picol Dain e il cartello che dal parcheggio ci guida verso l'attacco della nostra ferrata
in circa 45 minuti si arriva all'attacco, dopo 300mt di dislivello nel bosco a tratti belli dritti.Ci sono un paio di cordate davanti a noi e ne arriveranno nel breve altre 2-3 poco dopo di noi.Alta percentuale di tedeschi come spesso accade in questa zona
Erica all'attacco della ferrata.Le gatte da pelare iniziano fin dalla partenza, con un muro di una ventina di metri che mette subito i puntini sulle i rispetto alle difficoltà che verranno proposte.Niente di trascendentale, ma comunque per una ferrata è sicuramente impegnativo, anche perché non ci sono staffe per i piedi e quindi bisogna per forza scalare....altrimenti non ce la si può fare fisicamente a salire
Appena ci si alza un po', appare subito questa meravigliosa vista della valle sottostante col lago di Toblino e l'omonimo castello
Erica sul primo traversino esposto al termine del primo muro
Al primo punto di riposo, mi faccio fare anch'io una fotina col bel paesaggio di sfondo
Si attacca quindi un diedrino e una serie di traversi che condurranno alla parete verticale successiva
altra vista, stavolta della zona delle vigne a pochi metri dalle sponde del lago.Qui se non ricordo male fanno il Bardolino
Erica all'attacco del secondo muro.Questo è bello verticale e anche esposto.Hanno deciso di buttare dentro un paio di staffe perché gli appoggi sui piedi sono scarni e fatta in sola arrampicata è tosta. Forse anche oltre il quinto. Non lo so.......alla fine l'ho usata anche io la staffa. Anche perché la parete è bella lisa e c'è poco da spalmare nei punti con appigli obbligati!
Parte poi una bellissima fessura di 7-8 metri davvero divertente
Siamo ormai al terzo muro, quello finale e sicuramente il più bello e interessante, sia da scalare sia per esposizione.
Erica nel punto più verticale del terzo muro.A mio parere il punto più bello della ferrata
io decido di risalire più a fil di spigolo per gustarmi un po' lo strapiombo.La foto non rende, ma lì sotto c'è un bel balzo!
A metà dell'ultimo muro, ci sono circa 3 metri di traverso verso destra nel vuoto e poi si riparte in verticale verso la cima.Molto estetico e divertente
Erica al termine del bel traverso esposto sul terzo muro
tentativo di foto artistica con la catena del traverso e il lago/castello di Toblino
Il traverso e la successiva rimonta su placca
Teminato il terzo muro, ci viene regalata l'effige della ferrata e il libro di vetta.In realtà mancano ancora un centinaio di metri di dislivello, ma saranno molto semplici e parzialmente su sentiero
Erica in uno degli utlimi pezzi scalabili della ferrata
Ultima vista in direzione del lago di Toblino
Eccoci finalmente in cresta, dopo 400 mt di parete
Erica sull'ultimo tratto di cresta che conduce in vetta
traversino sulla cresta finale
In cima, oltre alla colorata vegetazione, c'è anche una comoda panchina di legno che ci farà gustare qualche minuto di relax prima della discesa
Erica si gode il riposo e il paesaggio dalla panchina di vetta.
la discesa sarà in un bellissimo bosco che conduce ad una frazione.Da lì poi, una mulattiera mista a sentiero scosceso riportano verso Sarche
Vista in direzione nord con le prime montagne della bassa val d'ambiez
Superata la frazione, si giunge a questa chiesetta e qui si gira a sinistra seguendo il fianco della montagna che riporta a Sarche con un'oretta di cammino
Il fianco della montagna appena salita
il punto più a picco della montagna, angolo con vie di arrampicata belle toste e utilizzato anche dai base jumpers per lanciarsi nel vuoto
ultimi "tunnel" boschivi e nel giro di breve saremo al parcheggio.
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