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6 Ott 2018

Anello del Mottac da Trontano – Val Grande

di Gabriele Poggi | | 0
Imbocchiamo il sentiero nel bosco che conduce prima all'Alpe Drisoni e poi all'Alpe Nava
la piuma colorata di una ghiandaia (pensiamo...) che popola questi boschi
primo punto panoramico con vista su Domodossola e le sue montagne
giungiamo all'Alpe Drisoni che è in una posizione davvero splendida
Gabri sul prato dell'Alpe Drisoni con il bello sfondo dell'Ossola
si riparte nuovamente in salita verso l'Alpe Nava
ma prima, ultimo sguardo all'Alpe Drisoni da un po' più in alto
un intricatissimo faggio
siamo all'Alpe Rina, che si raggiunge dopo un lungo traverso dall'Alpe Nava
continuando il traverso, si arriva in vista del Ragozzale e dell'Alpe Menta alla sua base
arrivati sul fondo valle, si può attraversare a destra per raggiungere l'Alpe Menta
l'Alpe Menta alla base della salita verso il Ragozzale
ci concediamo 5 minuti di pausa all'Alpe Menta con bella vista
ci avviciniamo alle ripide pareti del passo del Ragozzale
ultimi metri prima della scala del Ragozzale
per vincere il passo del Ragozzale si sfrutta questa antica scala di pietra
i primi gradini della scala del Ragozzale
Gabri pronto a sbucare in val Grande tramite il passo del Ragozzale
Erica pronta a sbucare in val Grande tramite il passo del Ragozzale
incisione al passo del Ragozzale e primo sguardo verso la Val Grande
il bivacco del Ragozzale e la splendida vista verso l'interno della Val Grande
andiamo a sbirciare il bivacco del Ragozzale. Bello, ma sprovvisto di acqua
vista guardandoci indietro in direzione del Ragozzale
il sentiero continua a salire fino a raggiungere la lunga cresta del Mottac
in alto a sinistra, il passo di Basagrana, che raggiungeremo il giorno seguente
la lunga cresta del Mottac che dovremo percorrere integralmente per raggiungere il bivacco
Erica in discesa lungo la cresta del Mottac
cresta del Mottac e cima Pedum sullo sfondo
uno sguardo verso l'Alpe di Vald, andata distrutta un paio d'anni fa a causa di un incendio (sigh!)
la parte centrale della cresta che conduce all'Alpe Mottac
terminata la cresta, qualche metro sotto si vedono bene le due casette dell'Alpe Mottac
l'alpe Mottac nel suo meraviglioso contesto al centro della Val Grande
depositiamo gli zaini e iniziamo a darci da fare per la serata
rocce colorate tra le mura di pietra del bivacco (1 di 3)
rocce colorate tra le mura di pietra del bivacco (2 di 3)
rocce colorate tra le mura di pietra del bivacco (3 di 3)
da qui è possibile scendere fino a In La Piana oppure salire verso i passi di Basagrana e Ragozzale
grazie ad un sacchetto Ikea del bivacco, facciamo scorta di legna per il BBQ di stasera
Erica nel frattempo porta l'acqua recuperata alla fonte (5 min dal bivacco)
curiosiamo nel diario del rifugio per vedere chi ci ha preceduti
un simpatico ragazzo polacco che ci ha fatto compagnia per entrambi i giorni
un po' di relax nelle ore che ci separano dal tramonto
lo spiazzo con vista del Mottac mentre il cielo inizia a tingersi di rosa
Gabri al lavoro sul fuoco
prepariamo le braci che ci serviranno per il nostro BBQ
nel frattempo tutto attorno a noi si tinge dei colori del tramonto. Spettacolare
il legno controllafuoco ha anche altre funzioni.... ;)
mentre si spengono le ultime fiammelle, iniziamo a preparare i nostri spiedini
Erica controlla la cottura della carne e intanto facciamo aperitivo col vinello portato da casa
ci siamo! La carne è pronta!! Ed è venuta anche una bomba!!
il bellissimo soggiorno del bivacco, con tanto di poltrona. Lusso!!
al termine, Erica dà anche una sistemata per terra. Ci teniamo a lasciare tutto pulitissimo
alba sul Pedum
appena svegli, dei camosci curiosi girano attorno al bivacco mangiando e guardandoci
il camoscio si avvicina verso di noi, spavaldo
ci girano attorno: sono curiosi di noi tanto quanto lo siamo noi di loro
giro l'angolo della casa e lui è lì a pochi passi
questo invece mangia e ci guarda, mangia e ci guarda... ;)
la bella luce mattutina sul bivacco del Mottac
scendo alla fonte a prendere acqua per noi e per i prossimi che arriveranno al bivacco
salutiamo quindi il Mottac, con ampie nubi di condensa ce iniziano a salire da valle
ripercorriamo tutta la cresta fatta il giorno precedente per poi svoltare a destra verso Basagrana
la cresta è lunghetta e al ritorno è più in salita che in discesa
le belle nubi in formazione soto di noi
ci aspetta un lungo traverso fino al passo ben visibile in alto a destra della foto
nubi incastonate tra le vette della val Grande
le nuvole ci hanno raggiunti. L'ultima mezz'ora verso il passo la faremo con poca visibilità
arrivati al passo di Basagrana, guardando verso l'esterno il cielo è più limpido
Erica sorridente e soddisfatta per la splendida gita e pronta a scendere dal passo di Basagrana
i cartelli sono spesso sgangherati. A volte sono pure in terra
in lontananza si vede la costa dei Bagnoli che dovremo raggiungere
ma saremo sempre fermi: questo posto è letteralmente costellato di rododendri e piante di mirtilli!!
alberello trasformato dal vento in un arco naturale
mirtilli come se piovesse. Non ne ho mai visti così tanti come in questo posto
un passo e 10 mirtilli, un passo e 10 mirtilli.... :P
già così è un posto eccezionale. Chissà poi quando i rododendri sono in fiore!!!
5 minuti di riposo sulla panchina presente alla Costa dei Bagnoli
le incisioni sulla panchina e sullo sfondo il passo di Basagrana da cui proveniamo
mirtilli e rododendri OVUNQUE!
Erica osserva dall'alto il rifugio Parpinasca verso cui siamo diretti
al rifugio Parpinasca ci accolgono calorosamente e ci godiamo un ottimo e meritato pranzo!
mappa, dislivello e sviluppo del nostro giro. Saliti da sinistra e discesi a destra
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