outfit definitivo: dalla superpippo a Reda Rewoolution

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In questo periodo ci stiamo preparando alla partenza, ormai prossima, per il Nepal: nonostante la guida non abbia fatto terrorismo sulle temperature vogliamo arrivare preparati, considerando che lì -come qui- sarà inverno e che ci aspetta un trekking di 15 giorni, in cui ogni possibile “comfort” sarà sulle nostre spalle. A cominciare da quello che avremo addosso e dai pochi cambi che ci porteremo. Il lato b di questo blog vorrebbe cioè evitare di ritrovarsi sull’Himalaya come nella foto sopra*… in fase di sbrinamento per aver mal valutato la stratigrafia del vestiario

E alla fine, dopo aver girato attorno ad un milione di alternative sintetiche… torniamo sempre alla cara vecchia lana!

Avete presente la super pippo delle dotazioni militari? Quella che i vecchi (e forse anche i giovani) alpini ricordano con affetto?!

Ecco, dal punto di vista estetico abbiamo indubbiamente fatto lunghi passi avanti: per esempio Reda Rewoolution propone una serie di capi in pura lana studiati per chi pratica sport in montagna, e decisamente più gratificanti della super pippo 🙂

un capo Reda Rewoolution
la super pippo… ci piace vincere facile!

In quanto a termoregolazione, ma anche e soprattutto a traspirabilità e gestione degli odori, infatti, nulla batte la lana, soprattutto se usata come first layer, ovvero come primo strato, a contatto con la pelle. Reda Rewoolution ha studiato un sistema di filatura che rende i capi, 100% lana merino, piacevoli da indossare, leggeri, non pungono e non sono fastidiosi come ci si potrebbe aspettare da un indumento di lana. La tecnologia a servizio della tradizione, dunque. (trovate tutto qui)

E soprattutto ci consentiranno di non puzzare come yak alla fine di una giornata di cammino, limitando il peso fuori e dentro lo zaino.

 

Inoltre, argomenti per noi sempre molto convincenti, la filiera produttiva è improntata alla sostenibilità ambientale e assolutamente Made in Italy, unica eccezione per le lane, che provengono da pecorelle Neozelandesi 🙂

 

*a causa del freddo quel giorno dovetti rinunciare al Canale Teobaldo… la breve storia triste la trovate qui

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